Domenica 11 giugno saranno chiamati al voto i cittadini di 1021 comuni di cui 25 capoluoghi di provincia e 4 capoluoghi di regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila.
In questi mesi i comitati di Possibile hanno lavorato in totale autonomia, fuori dagli schemi, fuori dai politicismi mettendosi a disposizione di progetti che partissero da un forte coinvolgimento sui temi locali ed avessero alcuni riferimenti valoriali chiari. Possibile sta con chi è capace di immaginare e coltivare l’accoglienza, con chi immagina e progetta città ambientalmente sostenibili, con chi investe in innovazione sociale e combatte le diseguaglianze.
In questi progetti, con umiltà e senza alcuna voglia di “metterci il cappello”, hanno lavorato molti iscritti e simpatizzanti di Possibile. Proviamo con impegno e coerenza a mettere in pratica quello che sempre abbiamo detto in questi anni: “i partiti devono capire di non bastare a se stessi” ed essere capaci di farsi contaminare dalle migliori energie che attraversano il Paese.
Nel nostro cammino abbiano incontrato tantissime realtà che da anni lavoravano con questo spirito, progetti già maturi e costruiti in anni di impegno sul territorio. A Catanzaro, Cambiavento con il candidato Nicola Fiorita, a Sciacca con il bellissimo progetto di Mizzica sono nati progetti civici di sinistra capaci di ricoinvolgere i cittadini nella vita politicae di entusiasmare tantissimi giovani.
L’entusiasmo respirato in tantissime città da Asti a Taranto, rappresenta il migliore antidoto alla teoria deprimente secondo cui non esistono alternative allo status quo. A chi ci racconta che non esistono alternative al governo locale con il partito della nazione rispondiamo con le sale stracolme di Frosinone e Padova.
Siamo convinti che in Italia esista un popolo appassionato e che la sinistra ha faticato a rappresentare che ha già dimostrato mille volte di essere capace di mobilitarsi attorno a battaglie limpide e condivise, come quella costituzionale.
Se la sinistra riesce a tenere insieme trasparenza e proposta incrocia nel suo cammino tanti elettori del M5S che con sempre maggior sofferenza vivono la deriva verticistica di questo partito, le sue posizioni intolleranti sul tema dell’accoglienza e le ambiguità che emergono in modo sempre più evidente sui diversi temi dell’agenda politica.
In tutte le realtà dove questo è accaduto, da Genova a La Spezia, abbiamo provato a costruire insieme una proposta civica che tenesse insieme partecipazione e trasparenza, sviluppo locale e salvaguardia ambientale.
Da Piacenza all’Aquila, da Como ad Oristano siamo impegnati per costruire progetti civici capaci di misurarsi con il governo locale e di coinvolgere le migliore competenze al governo delle città.
Non è sempre stato facile e in alcuni casi i progetti non sono andati in porto, ma anche in questi casi, non avendo la fretta di occupare posizioni di potere ed essendo mossi dalla voglia di costruire un progetto di lungo respiro senza disperarci, abbiamo rinunciato a presentarci e ci siamo messi al lavoro per gli anni futuri. E’ accaduto a Palermo dove un’intollerabile riedizione locale delle larghe intese ha reso impossibile il nostro sostegno ad Orlando, è accaduto a Parma dove il Sindaco Pizzarotti ha scelto di tenere un profilo civico e di non dialogare con le forze politiche.
Abbiamo scelto di raccontarvi il nostro cammino, senza nascondere i lati critici e provando a descrivervi l’entusiasmo attorno a una Politica capace di essere semplice e concreta senza mai essere superficiale.
La politica si può fare così cercando di costruire percorsi credibili ed innovativi capaci di incrociare l’attivismo e, ci auguriamo, il consenso di tanti.