La sinistra felice: la nuova tessera di Possibile per il 2022

"La sinistra felice", perché - come scrive Giuseppe Civati - "la felicità è una cosa collettiva. E la politica deve fare questo: organizzare persone felici, che possano cambiare le cose per chi ancora non può esserlo." Puoi iscriverti o rinnovare la tua tessera su www.possibile.com/tessera. Se sei già iscritto/a, puoi effettuare il login su Viva e scegliere la voce "tesseramento", per non dover compilare nuovamente i tuoi dati.

Come da tra­di­zio­ne, tra Nata­le e Capo­dan­no, insie­me agli augu­ri, arri­va la nuo­va cam­pa­gna di ade­sio­ni e la nuo­va tes­se­ra di Pos­si­bi­le, que­st’an­no rea­liz­za­ta da Gior­gia Gior­gi @giocciole. “La sini­stra feli­ce”, per­ché — come scri­ve Giu­sep­pe Civa­ti — “la feli­ci­tà è una cosa col­let­ti­va. E la poli­ti­ca deve fare que­sto: orga­niz­za­re per­so­ne feli­ci, che pos­sa­no cam­bia­re le cose per chi anco­ra non può esserlo.”

Puoi iscri­ver­ti o rin­no­va­re la tua tes­se­ra su www.possibile.com/tessera. Se sei già iscritto/a, puoi effet­tua­re il login su Viva e sce­glie­re la voce “tes­se­ra­men­to”, per non dover com­pi­la­re nuo­va­men­te i tuoi dati.

Chiu­dia­mo insie­me un anno pie­no di incer­tez­ze e anco­ra duris­si­mo per mol­te e mol­ti, ma mol­to posi­ti­vo per la nostra comu­ni­tà. Il 2021 ha visto un gran­dis­si­mo incre­men­to di ade­sio­ni al nostro pro­get­to: il 350% rispet­to all’an­no pre­ce­den­te. L’e­tà media dei nuo­vi iscrit­ti è di 29,6 anni: una nuo­va gene­ra­zio­ne poli­ti­ca che sta recla­man­do spa­zio e ha tro­va­to nel nostro par­ti­to un luo­go in cui far sen­ti­re la pro­pria voce. Mol­ti nuo­vi comi­ta­ti sono nati in tan­te pro­vin­ce d’I­ta­lia e anche all’e­ste­ro, per­ché la buo­na poli­ti­ca non deve ave­re confini.

L’an­no scor­so abbia­mo par­te­ci­pa­to alle cam­pa­gne per l’eu­ta­na­sia e la can­na­bis lega­le, abbia­mo avvia­to la rac­col­ta fir­me sul­la leg­ge di ini­zia­ti­va popo­la­re per il #sala­rio­mi­ni­mo che con­ti­nue­rà nei pros­si­mi mesi, abbia­mo insi­sti­to ogni gior­no per la libe­ra­zio­ne di #Patric­k­Za­ki e per i dirit­ti uma­ni, abbia­mo dato voce ai tan­tis­si­mi “gio­va­ni che non han­no voglia di lavo­ra­re”, come ven­go­no ritrat­ti da trop­pa par­te del­l’o­pi­nio­ne pub­bli­ca, ma che in real­tà lavo­ra­no in con­di­zio­ni che non han­no nul­la di dignitoso. 

Abbia­mo spin­to per una ridu­zio­ne con­si­sten­te del­le disu­gua­glian­ze, all’in­se­gna del mot­to “cli­ma, pro­gres­si­vi­tà, patri­mo­nia­le”, abbia­mo ela­bo­ra­to pro­po­ste e pro­get­ti con­tro le disu­gua­glian­ze di gene­re, per i dirit­ti del­le per­so­ne LGBTQI+ (anco­ra nega­ti), per le per­so­ne disa­bi­li, con­tro l’e­mer­gen­za cli­ma­ti­ca che con­si­de­ria­mo prio­ri­ta­ria, e che anco­ra non vie­ne affron­ta­ta come dovreb­be. Con #Ter­re­Re­si­sten­ti sia­mo sta­ti vici­ni anco­ra una vol­ta alle popo­la­zio­ni che han­no subi­to il ter­ri­bi­le sisma del 2016, nel­l’in­dif­fe­ren­za e nel­l’ab­ban­do­no di trop­pa par­te del­le istituzioni.

Abbia­mo fat­to di tut­to per­ché la poli­ti­ca des­se la giu­sta atten­zio­ne (e i giu­sti finan­zia­men­ti) alla scien­za e alla ricer­ca, quan­do si par­la del­la pan­de­mia e del­l’im­por­tan­za di vac­ci­nar­si, innan­zi­tut­to, ma non solo.

Abbia­mo fat­to que­sto, e tan­to altro. E tan­to anco­ra fare­mo nel 2022, insie­me a voi.

Biso­gna esse­re feli­ci di esse­re di sinistra.

 

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.