La determina della Gazzetta Ufficiale del 23 settembre sancisce che le terapie ormonali sostitutive dovranno essere a carico dello Stato e questo rappresenta un passo avanti fondamentale nel riconoscimento della dignità delle persone trans.
In questi anni ci siamo sempre battuti al fianco della comunità trans per ribadire quanto fosse fondamentale dare piena applicazione al diritto costituzionale alla salute con la gratuità della TOS, una terapia che per le identità in transizione rappresenta un percorso salvavita che deve proseguire per tutto l’arco della propria vita. Abbiamo ribadito come fosse fondamentale muoversi verso questa direzione già nel 2018 quando lanciammo un appello alla politica per la difficoltà di reperimento di alcuni farmaci ormonali con una petizione e una mobilitazione che hanno raggiunto quasi 15mila sottoscrizioni e lo abbiamo fatto con la stessa determinazione anche di fronte al declassamento in classe C di una serie di farmaci che sono andati così a gravare completamente sulle spalle dei consumatori.
Oggi è una giornata davvero importante per il riconoscimento della dignità delle persone trans e della loro esistenza come parte di uno Stato che sancisce a livello costituzionale che il diritto alla salute deve essere garantito a tutte, tutti, tutt*.
Questo primo traguardo storico sancisce una prima grande vittoria nelle rivendicazioni trans perché attesta che queste persone esistono e i loro percorsi devono essere sostenuti dallo Stato. Da domani riprende la lotta per il pieno riconoscimento di ogni identità con la richiesta di superare l’antiquata legge 164 con una nuova norma che metta al centro l’autodeterminazione, la completa depatologizzazione e lo snellimento delle procedure per la rettifica dei documenti e dei dati anagrafici.