Succede che a Taranto le intese non sono larghe, ma larghissime. Così larghe che si fanno direttamente con Forza Italia, per eleggere il sindaco forzista di Massafra (casualmente, città del consigliere regionale PD Michele Mazzarano e dell’inceneritore della Marcegaglia) Presidente della Provincia. Nonostante un candidato del PD, giovane e molto promettente, come Gianfranco Lopane, sindaco di Laterza.
Comincia tutto quando la segreteria provinciale tarantina decide senza ascoltare alcuno, anzi, disattendendo gli impegni assunti con i Sindaci del centrosinistra, di chiudere un accordo con FI individuando il Sindaco di Massafra Tamburrano di FI quale candidato presidente e costruendo con FI una lista unitaria. L’accordo viene sconfessato da una serie di documenti pubblici (Giovani Democratici, alcuni amministratori, Anna Rita Lemma) tanto da indurre la segreteria a convocare una Direzione Provinciale in cui passa comunque la linea delle larghe intese.
A quel punto, su pressione dell’opinione pubblica, interviene il segretario regionale Michele Emiliano e la direzione regionale che boccia tale linea. In quella direzione regionale, l’on. Pelillo si definisce “un soldato” pronto a rispettare gli ordini e a far saltare suo malgrado quell’accordo. Peccato che pochi giorni dopo finirà per smentire se stesso con dichiarazioni a mezzo stampa che annunciavano la vittoria di Tamburrano.
Fatto il papocchio, interviene la segreteria regionale per stigmatizzare ed invitare gli eletti del PD in consiglio Provinciale a non accettare posti in giunta. Peccato però che nel frattempo Azzaro, capogruppo PD in consiglio comunale a Taranto, era già diventato vicepresidente della Provincia e Bitetti presidente del consiglio comunale di Taranto, sempre del PD, accettava la delega all’istruzione.
Ora è necessario che il PD regionale chiarisca la sua linea. Il PD pugliese deve affermare in modo chiaro e inequivocabile se le larghe intese, in barba alle indicazioni della direzione regionale, oltre che del buon senso, sono o meno accettabili con provvedimenti chiari e inequivocabili.
Anche in questo caso l’on Pelillo e i vari protagonisti di questa vicenda, ci hanno raccontato che questa in qualche modo quella delle larghe, larghissime, intese fosse l’unica soluzione, senza alternative.
C’è chi invece continua a pensare ad una sinistra possibile e non si stanca di di provare a costruirla.
Gianclaudio Pinto e Anna Rita Lemma