Sale per i funerali civili
La legge sui funerali civili va rispettata non solo nei casi che finiscono sui giornali per la notorietà della persona deceduta o dopo una degradante e sfinente battaglia legale. Il diritto a un luogo adeguato per i funerali civili va garantito e i comuni hanno l’obbligo, morale e di legge, di rispettare prima ancora i loro cittadini e cittadine e poi le norme vigenti.
Revisione 8x1000
Abbiamo già presentato in Parlamento — nel disinteresse se non nello sgomento generale — la richiesta che riguarda l’8x1000 inoptato, e cioè che la quota non scelta sia a disposizione della Repubblica Italiana e vada a finanziare interventi pubblici che siano dichiarati e puntuali, in modo da poter tenere traccia della destinazione dei fondi. Avevamo proposto andassero al fondo nazionale per la protezione civile e a misure di contrasto della povertà: i contrari erano stati quattro volte tanto i favorevoli, il M5S si era astenuto. E per l’8x1000 optato abbiamo sempre chiesto innanzitutto una rendicontazione precisa e puntuale, che permetta di escludere dall’accesso a queste risorse, pur sempre pubbliche, chi non ha i requisiti necessari di onestà e trasparenza. È uno dei punti cardine di quelle misure che avevamo chiamato “Pacchetto laicità” e che ripresenteremo in Parlamento alla prima occasione.
Eutanasia
Siamo da sempre convinti che quella dell’autodeterminazione, della libertà di scelta e della possibilità di morire con dignità sia una battaglia di civiltà su cui il Parlamento da troppo tempo non decide. Nel nome di Max Fanelli, che ha avuto la tessera numero 1 di Possibile, e di tutte le persone che devono poter avere una vita libera fino alla fine, abbiamo raccolto le firme sul fine vita, siamo stati con orgoglio nel comitato promotore del referendum e abbiamo fatto questa battaglia in Parlamento finché ne abbiamo avuto la possibilità: dal 25 settembre ce la riporteremo.
ICI arretrata alla Chiesa
I privilegi fiscali della Chiesa sono anacronistici e un ostacolo alla vera uguaglianza. Abbiamo proposto in Parlamento di applicare il principio di responsabilità fiscale alla chiesa cattolica, verificando l’adeguatezza dei flussi finanziari verso le attività ecclesiastiche, e che le esenzioni di imposta per le attività ecclesiali fossero limitate alle attività religiose (mentre le attività economiche e commerciali fossero sottoposte al regime fiscale ordinario). Dove non è arrivato il legislatore, è arrivata una sentenza della Cassazione che ha dato ragione all’Agenzia delle Entrate e poi la Corte di giustizia europea. È nell’interesse del paese dare seguito a queste sentenze.
Matrimonio egualitario
Fin da quando si parla di “unioni”, “formazioni sociali” sigle e altri giri di parole, abbiamo sempre avuto una posizione: se non lo chiami matrimonio, non lo vuoi fare.
Garantire l’accesso all’aborto
Siamo stati primi firmatari di una legge per la piena applicazione del diritto all’aborto e la ripresenteremo, ancora più articolata, perché mentre gli anni passano il diritto a scegliere sui nostri corpi viene messo costantemente in discussione e trasformato in una ignobile corsa a ostacoli. Dal garantire il 60% di personale non obiettore alla deospedalizzazione dell’aborto farmacologico, passando per l’eliminazione del periodo di riflessione, fino ai più che mai necessari rifinanziamenti dei consultori, la strada per garantire la salute sessuale e riproduttiva è lunga e significa riconoscere e tutelare un diritto umano.
Testamento biologico via spid
La potenzialità dello spid in ogni campo, dalla semplificazione burocratica alla partecipazione democratica è enorme, e le difficoltà che vengono poste al suo pieno utilizzo dimostrano la volontà di rendere l’accesso ai servizi e alle pratiche il più ristretto, invece che il più ampio possibile. Lo abbiamo visto con la raccolta firme tramite spid per la presentazione delle liste elettorali o per i referendum. In modo simile, non si capisce perché non dovrebbe valere per la presentazione delle DAT.
Superare l’insegnamento della religione cattolica
Bisogna superare l’insegnamento della religione cattolica in chiave confessionale. La scuola pubblica deve essere laica e l’insegnamento della religione cattolica, per come lo conosciamo, va superato. Chiediamo da subito che l’ora di religione sia un’occasione culturale e non confessionale. E va garantita l’effettiva possibilità di scelta e di alternativa per chi decide di non avvalersi dell’ora di religione. E gli insegnanti vanno reclutati come tutti gli altri.
Denuncia unilaterale del concordato
Il Concordato va rinegoziato, lo abbiamo sostenuto già in occasione della gravissima questione delle denunce ai preti pedofili, in cui è apparsa drammaticamente evidente la necessità di regolare gli aspetti della cooperazione tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica in campo giudiziario.
Beatrice Brignone
Giuseppe Civati
e i candidati e le candidate di Possibile nella lista ALLEANZA VERDI E SINISTRA