[vc_row][vc_column][vc_column_text]Secondo il redivivo Berlusconi «ogni venti secondi si verifica un reato, ogni 4 minuti un furto in un negozio e ogni due giorni si verificano tre rapine in banca. Questo perché alla criminalità italiana si è aggiunta la criminalità di 466mila immigrati in Italia che per mangiare devono delinquere». Già suscita perplessità l’analisi criminologica — peraltro strampalata- fatta da un pregiudicato (frode fiscale nel processo Mediaset), incandidabile ai sensi della Legge Severino.
Nel merito poi, qualcuno dovrebbe ricordare a Berlusconi (se non lo fa nessuno, lo facciamo noi) che i 466mila cittadini di origine straniera privi di permesso di soggiorno sono il frutto della legge approvata dal suo governo nel 2002, la Bossi-Fini, che invece di favorire percorsi trasparenti e sicuri di ingresso in Italia per lavoro, rende la regolarità del soggiorno una lotteria, legata all’approvazione di periodiche sanatorie (come la stessa Bossi-Fini, la più grande sanatoria mai fatta in Italia, che sano’ ex post 700.000 irregolari). Lo stesso Berlusconi nel 2002 fornì il dato preciso: 697mila domande presentate, di cui 340mila per colf e badanti e 357mila per lavoratori subordinati.
Affermare che gli stranieri loro malgrado irregolari che vivono e lavorano oggi nel nostro paese «per mangiare devono delinquere» è una macroscopica falsità, perché le badanti che accudiscono i nostri anziani o i lavoratori agricoli stranieri (sfruttati da caporali italianissimi) non sono affatto criminali. Ma sono costretti dalle leggi che il centro destra ha voluto (e che il PD di Renzi ha mantenuto e sviluppato ulteriormente in negativo coi decreti Minniti-Orlando) a subire lavoro nero, sommerso e malpagato, sfruttamento, marginalità sociale ed esistenziale. Smetta subito di raccontare balle oppure sappia, se vorrà continuare a farlo, che troverà sempre dalle nostre parti, quelle delle persone serie e competenti, qualcuno pronto a sbugiardarlo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]