“Il governo del cambiamento è in realtà quello del ritorno al passato, ancora di più se si parla di diritti delle donne. Continua così la crociata della Lega contro le donne per riportarci indietro nei decenni, quando una donna era a servizio dell’uomo, in casa propria e in quelle di piacere. Dell’uomo, sia chiaro. In questo quadro si inserisce la proposta di ‘liberalizzazione’, come è stata definita, della prostituzione. Un altro modo per indicare la riapertura della case chiuse. L’ennesima vergogna. Per questo governo, infatti, le donne devono stare a chiuse in casa. O nelle case chiuse”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, parlando della proposta di legge del senatore leghista, Gianfranco Rufa, per cancellare la legge Merlin.
“Il disegno leghista — aggiunge Brignone — era del resto già chiaro con il ddl Pillon, che vuole stravolgere il diritto, sbilanciando ancora di più la situazione in favore degli uomini. E il Movimento 5 Stelle che dice? Sul tema non è pervenuto, salvo qualche sporadica dichiarazione. Ci opponiamo con forza ai quotidiani tentativi di questa maggioranza di riportare la condizione delle donne indietro nel tempo, così come previsto dal contratto di governo in cui si parla solo di madri. Mai di donne”.