A poco più di un anno dall’approvazione, a poco più di due mesi dall’entrata in vigore, quella che doveva essere una legge che tutta Europa ci avrebbe copiato, una legge sulla quale si giocava il futuro del governo, viene rimessa in discussione. E’ una legge perfetta? Assolutamente no e non lo è mai stata, tanto che più che alcune modifiche sarebbe necessaria una completa riscrittura.
Eppure tutto il governo ha difeso strenuamente l’Italicum, salvo ora riaprire il dibattito. Perché? Perché fa molto comodo: «parliamo di Italicum — sembrano dire -, al referendum costituzionale ci penseremo poi».
«Tra cinque anni la nostra legge elettorale sarà copiata da mezza Europa».
Matteo Renzi, marzo 2015
«Non si può tornare indietro, disfare quello che è stato faticosamente costruito, elaborato, discusso in questi mesi. Guai se si piomba in un ricominciamo da capo», rispondendo ai giornalisti a Montecitorio che gli chiedevano dell’Italicum.
Giorgio Napolitano, 14 aprile 2015
«Il governo è legato a questa legge elettorale, nel bene e nel male: si è fatto promotore di un documento firmato dalla maggioranza convinta. In quel documento c’era lo scambio tra l’abbassamento delle soglie e il premio alla lista, anziché alla coalizione».
Matteo Renzi, 15 aprile 2015
«Se non passa l’Italicum, credo proprio che il governo cade. Se il governo, nato per fare le cose, viene messo sotto allora vuol dire che i parlamentari dicono: andate a casa. Non sono per tenere la poltrona aggrappata alle terga».
Matteo Renzi, 24 aprile 2015.
«La legge elettorale che questa sera io credo e spero sarà approvata dal Parlamento» porta «grande chiarezza: per cinque anni sarà chiaro il governo, chi vince». Il premier aveva anche parlato di una riforma che introduce «un sistema nel quale il nostro Paese potrà finalmente essere punto di riferimento per la stabilità politica», spiegando come questa sia «precondizione» per lo sviluppo economico.
Matteo Renzi, 4 maggio 2015
«L’Italicum è un’ottima legge che garantisce governabilità. Se qualcuno vuole cambiarla e proporre una legge migliore, lo faccia. Ma a pochi mesi dal referendum, mi pare un esercizio molto complicato trovare una maggioranza».
Graziano Delrio, 1 luglio 2016