Lettera alla sinistra

Ieri a Reg­gio Emi­lia con Spe­ran­za, Fra­to­ian­ni e Capel­li ci sia­mo det­ti che, dopo il Bran­cac­cio, i San­ti Apo­sto­li e il Poli­ti­Camp, non abbia­mo più tem­po da per­de­re, che il momen­to è ora.

Nel festeg­gia­re la vit­to­ria del­la mozio­ne del veni­re al dun­que, rilan­cio la scom­mes­sa di Reg­gio con que­sto mes­sag­gio, rivol­to a MDP, Sini­stra Ita­lia­na, Cam­po pro­gres­si­sta e chiun­que ci vor­rà sta­re:

Caro Giu­lia­no, Nico­la, Pier Lui­gi, Roberto,

care tut­te e tutti,

vedia­mo­ci nei pros­si­mi gior­ni tut­ti insie­me, nel cor­so di que­sta set­ti­ma­na, per defi­ni­re le sfi­de del­la sini­stra.

Fac­cia­mo­lo insie­me, con un gesto di gene­ro­si­tà, par­ten­do dal­le que­stio­ni, non dal­le con­ve­nien­ze di cia­scu­no. Fac­cia­mo­lo con chi si è mobi­li­ta­to al Bran­cac­cio, in piaz­za San­ti Apo­sto­li, con chi ha ani­ma­to bat­ta­glie poli­ti­che, con chi ha soste­nu­to sfi­de e pro­po­ste che non han­no tro­va­to rappresentanza.

Le imma­gi­ni che cia­scu­no di noi ha scel­to — cam­pi, offi­ci­ne, pos­si­bi­li­tà, la stes­sa paro­la sini­stra — sono meta­fo­re di cose rea­li, di cui par­la­re e da affron­ta­re con colo­ro che le vivo­no, con i cit­ta­di­ni che han­no a cuo­re il desti­no col­let­ti­vo e non solo indi­vi­dua­le.

Par­tia­mo dal­le gran­di que­stio­ni poli­ti­che. Discu­tia­mo­ne tra noi e poi uscia­mo­ne con un per­cor­so che coin­vol­ga le per­so­ne, sen­za solu­zio­ne di con­ti­nui­tà tra una sigla e l’altra, sen­za nar­ci­si­smi, sen­za pre­sun­zio­ne.

Per­so­nal­men­te, di fron­te a una vostra dispo­ni­bi­li­tà, annul­le­rò tut­ti gli impe­gni e tut­te le cau­te­le. Anzi, quel­le le ho abban­do­na­te già.

Gra­zie, sempre.

Pip­po

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