Forse penserete al 99% di Occupy Wall Street, che in effetti c’entra parecchio con quanto sto per scrivervi.
Questa volta però mi riferisco all’anno di nascita: a chi è nato nel 1999 e voterà per la prima volta alle elezioni politiche. A voi mi rivolgo, per chiedervi di scommettere insieme.
Non sulle formule, ma sulle scelte di fondo.
Sulla società italiana e europea che vogliamo costruire insieme.
Per finanziare la ricerca, per competere sulla qualità, non sullo sfruttamento.
Per non dare 500 euro ai diciottenni, a prescindere dal reddito della loro famiglia, appunto, ma per spendere i 260 milioni di euro destinati a questo scopo per il diritto allo studio, per le borse, per i servizi agli studenti: per chi vuole studiare, appunto.
Perché ci sia un’imposta di successione che sopra il milione di euro sia progressiva e consenta di recuperare un miliardo l’anno per migliorare le nostre scuole e le nostre università.
Perché chi lavora, non possa guadagnare meno di sette euro l’ora, come accade in altri paesi, grazie al salario minimo legale. E chi ha perso il lavoro o lo cerca sia sostenuto economicamente e da servizi degni di un paese civile.
Perché si torni dopo anni a una politica per la casa, che è letteralmente scomparsa, e invece è decisiva.
Perché si investa sull’ambiente, sull’efficienza energetica, che ci farebbe risparmiare miliardi, ci toglierebbe dalla dipendenza da dittatori e sceicchi illiberali, darebbe lavoro in settori tradizionali e innovativi.
Perché l’80% per cento degli italiani paghi meno tasse e chi è più benestante contribuisca un po’ di più, in un momento difficile come questo, perché anche chi ha di più vuole vivere in un posto dove tutti si sentono a loro agio.
Perché entriamo in un mondo in cui il digitale sbaragli la burocrazia e dove però i big data — che sono nostri, che siamo noi — non appartengano a qualcuno, ma siano a disposizione di tutti.
Perché le multinazionali paghino le tasse, come siamo tutti chiamati a fare, e non creino paradisi per pochi, mandando all’inferno tutti gli altri.
Perché non servano gli amici per trovare un posto di lavoro o un incarico pubblico, soprattutto.
Perché i corrotti abbiano il foglio di via, dalle nostre istituzioni e dalla nostra comunità, con misure rigorose e efficaci.
Per legalizzare la cannabis, togliendo miliardi alla mafia per darli alla prevenzione e alla sanità.
Per cancellare le discriminazioni, per matrimoni egualitari, per il rispetto delle convinzioni di tutti: perché la libertà di ciascuno non sia determinata da altri e da altro.
Tocca a voi, ragazze e ragazzi del ’99.
Noi mettiamo a disposizione il lavoro del nostro «manifesto» che trovate alla pagina www.possibile.com/manifesto
E potete partecipare scrivendo a italia@possibile.com il vostro manifesto, le cose a cui tenete di più, le risposte che attendete.