Egregio Direttore,
le scriviamo a nome e per conto di alcune migliaia di volontari che dalla metà dello scorso luglio, in tutta Italia, si sono attivati nella raccolta delle firme necessarie a presentare ben otto referendum riguardanti le più importanti e da noi assolutamente non condivise riforme effettuate da questo Governo (e sui quali tutte le informazioni del caso sono presenti sul sito referendum.possibile.com).
I referendum, che qualcuno ha definito sbrigativamente “di Civati”, rappresentano invece il pensiero di molti cittadini e addetti ai lavori che hanno collaborato alla loro scrittura e stanno coinvolgendo non solo gli iscritti a Possibile, il movimento di cui Civati è tra i fondatori, ma anche militanti ed eletti di Sel, degli altri partiti della sinistra e persino del Pd, oltre a tanti semplici cittadini e ad attivisti provenienti da esperienze civiche e da comitati locali e nazionali. Da luglio e per tutto agosto, e da qui alla fine di settembre, le raccolte sono presenti in tutta Italia, sulle coste e nei grandi centri, nelle valli e nei quartieri.
Di tutto questo, sulla testata da Lei diretta, in quasi due mesi non abbiamo praticamente trovato traccia: ci sembra si tratti di un caso di cattiva informazione, un caso di ingiustizia, e per questo le scriviamo. Non chiediamo trattamenti di favore, non intendiamo chiedere passerelle per noi come singoli o per i sostenitori più in vista — a partire da Civati — di questa nostra impresa, crediamo però che sarebbe giusto da parte degli organi di informazione dare conto di una cosa che sta effettivamente succedendo: che muove migliaia di cittadini, che raccoglie centinaia di migliaia di firme, che interroga i passanti nei mille punti in cui in tutta Italia si imbattono nei nostri banchetti, e si fermano interessati ma anche stupiti di non averne sentito mai parlare in nessun organo di informazione nazionale. Chiediamo un’informazione nel merito dei temi che i referendum affrontano e dell’attivismo che suscitano (e siamo a disposizione per fornire qualsiasi ulteriore elemento): niente di più, ma niente di meno.
Nella speranzosa attesa di un suo cortese riscontro, le porgiamo un caro saluto e un augurio di buon lavoro.
referendum.possibile.com — Il comitato promotore
(inviata giovedì 3 settembre a tutti i direttori dei principali organi d’informazione nazionali)