“Quello che avevamo promesso con Liberi e Uguali non lo abbiamo mantenuto. Le abbiamo sbagliate tutte, mentre l’entusiasmo stava venendo meno, e il 4 marzo è stato un disastro. E ora noi non ci stiamo a cristallizzare gli errori in un partito. Senza che nessuno si sia messo in discussione, tranne Giuseppe Civati che si è dimesso da segretario di Possibile, la soluzione non è fare un partito”.
Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, intervenendo all’assemblea di Liberi e Uguali, in corso a Fiumicino.
“Molti sostenitori oggi — aggiunge Brignone — non ci sono per protesta. È un fatto evidente. Ma questo non riguarda il rapporto e la collaborazione tra di noi. Chiediamo infatti un coordinamento politico per organizzare l’opposizione parlamentare. Per fare un partito unico serve un orizzonte comune che oggi non c’è. La risposta ai problemi di un Paese rotto non è parlare di statuto, delegati, simboli. Cominciamo parlando ai militanti, chiedendogli scusa e mettendoci al lavoro”.