“Nonostante le testimonianze degli orrori commessi nei centri di detenzione in Libia, si continua a far finta di niente e si rinnova l’accordo per la gestione dei flussi migratori. Una decisione del genere è impensabile, eppure la Camera si appresta a dare il nuovo via libera all’intesa. L’unica novità è la discussione che si è aperta nel Pd, con una parte contraria a quella che era l’impostazione di Minniti. Certo, un confronto che arriva in ritardo e che sarebbe stato meglio aprire prima”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, e autore del saggio ‘Voi sapete’, che ha denunciato le violenze nei centri di detenzione in Libia.
“L’Italia — aggiunge Civati — si sta rendendo protagonista di politiche disumane, basti pensare anche a quanto sta accadendo con la Sea Watch. E in questo quadro, l’intesa con la Libia, firmata da un governo di centrosinistra, ha rappresentato l’inizio di una corsa su un piano inclinato. Un cattivo esempio che ha spalancato la strada alle politiche di Salvini. Per questo oggi è ancora più necessario porre fine alla collaborazione con chi gestisce centri molto spesso controllati da criminalità. Si deve riparare a questi errori prima possibile: qui si parla di vite umane e di diritti distrutti”.