“Il rapporto di Amnesty International conferma esattamente le nostre preoccupazioni, espresse in tutti i modi, sia con dichiarazioni che interrogazioni: in Libia si sta verificando una costante violazione dei diritti umani. E l’Unione europea continua a essere spettatrice colpevole, come racconta l’organizzazione non governativa. Il rapporto, inoltre, tira indirettamente in ballo pure le responsabilità italiane: il ministro dell’Interno Minniti è grande sponsor di questa strategia. Tanto che nelle sue risposte in Aula a Montecitorio ha sempre eluso la questione, vivendo con insofferenza le nostre domande sul rapporto con la Guardia costiera libica e le milizie varie che operano al di sopra di ogni regola”. Lo affermano il segretario di Possibile, Pippo Civati, e il deputato dello stesso partito, Andrea Maestri, esponenti della lista Liberi e Uguali.
“Di fronte all’ennesima denuncia — aggiungono Civati e Maestri — il Viminale non può cavarsela con la risposta pro forma che ci ha propinato quando abbiamo sollevato il dramma dei migranti nelle sedi istituzionali. Il ministro, in genere molto solerte nel contrastare le operazioni di salvataggio delle Ong, dimostri la stessa proattività verso le azioni illegali dei suoi interlocutori”.