Licei quadriennali: una sperimentazione che insegue la competitività senza basi scientifiche

Anche ammesso che fosse condivisibile l’obiettivo di anticipare la conclusione del percorso scolastico, l’ipotesi della riduzione a quattro anni del ciclo secondario appare superficiale e semplicistica. In pratica, si tratterebbe di farcire in quattro anni gli studenti dei medesimi contenuti attualmente sviluppati in cinque. 

Mal­gra­do il pare­re con­tra­rio del Con­si­glio Supe­rio­re del­la Pub­bli­ca Istru­zio­ne, il Mini­stro Bian­chi insi­ste sul­la pro­po­sta di amplia­re enor­me­men­te la spe­ri­men­ta­zio­ne per ridur­re a soli quat­tro anni i per­cor­si tec­ni­ci e licea­li del­la scuo­la secon­da­ria di secon­do gra­do. Tale spe­ri­men­ta­zio­ne, cau­ta­men­te inau­gu­ra­ta nel 2017 in 100 scuo­le ed este­sa a 200 l’anno suc­ces­si­vo, ver­reb­be allar­ga­ta nell’anno 2022/2023 a ben 1000 istituti. 

La moti­va­zio­ne dichia­ra­ta del­la ridu­zio­ne del ciclo di stu­di secon­da­ri è quel­la di anti­ci­pa­re l’ingresso all’università o nel­le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve, equi­pa­ran­do l’età di usci­ta dal­la scuo­la dei gio­va­ni ita­lia­ni a quel­la pre­vi­sta per i loro col­le­ghi nel­la mag­gior par­te dei pae­si euro­pei, e favo­ren­do­ne di con­se­guen­za la com­pe­ti­ti­vi­tà nei loro con­fron­ti per quan­to con­cer­ne l’accesso al mon­do del lavo­ro. In real­tà, non esi­ste alcu­na evi­den­za scien­ti­fi­ca cir­ca gli even­tua­li effet­ti posi­ti­vi di tale equi­pa­ra­zio­ne; ed è un fat­to che sono mol­tis­si­mi i diplo­ma­ti e i lau­rea­ti ita­lia­ni – con tut­ti i limi­ti e i difet­ti che si devo­no rico­no­sce­re al nostro siste­ma for­ma­ti­vo – che emi­gra­no (secon­do i dati ISTAT 2del 2019 nell’ultimo decen­nio i gio­va­ni lau­rea­ti che han­no abban­do­na­to il nostro Pae­se sono 182 mila) e ven­go­no apprez­za­ti all’estero. 

Ben più evi­den­ti appa­io­no inve­ce i pos­si­bi­li effet­ti nega­ti­vi: si pen­si per esem­pio al fat­to che lo stu­dio di alcu­ne disci­pli­ne nor­mal­men­te affron­ta­te negli ulti­mi anni del ciclo secon­da­rio, e che pre­sup­pon­go­no un ade­gua­to svi­lup­po non solo del­le facol­tà cogni­ti­ve ma anche del­la più com­ples­si­va per­so­na­li­tà del discen­te, ver­reb­be anti­ci­pa­to di un anno: un las­so di tem­po solo appa­ren­te­men­te bre­ve e che inve­ce nel perio­do dell’adolescenza può rap­pre­sen­ta­re un’eternità. 

D’altra par­te, anche ammes­so che fos­se con­di­vi­si­bi­le l’obiettivo di anti­ci­pa­re la con­clu­sio­ne del per­cor­so sco­la­sti­co, l’ipotesi del­la ridu­zio­ne a quat­tro anni del ciclo secon­da­rio appa­re super­fi­cia­le e sem­pli­ci­sti­ca. La spe­ri­men­ta­zio­ne, infat­ti, non pre­ve­de alcu­na modi­fi­ca negli obiet­ti­vi for­ma­ti­vi di quel ciclo, ma solo un aumen­to del cari­co ora­rio di ogni sin­go­la annua­li­tà al fine di com­pen­sa­re par­zial­men­te – e in ter­mi­ni mera­men­te quan­ti­ta­ti­vi – l’eliminazione di un’annualità: in pra­ti­ca, si trat­te­reb­be di far­ci­re in quat­tro anni gli stu­den­ti dei mede­si­mi con­te­nu­ti attual­men­te svi­lup­pa­ti in cinque. 

In ogni caso, l’anticipo del­la con­clu­sio­ne del per­cor­so sco­la­sti­co – qua­lo­ra pro­prio lo si rite­nes­se un obiet­ti­vo auspi­ca­bi­le, il che è tut­to da dimo­stra­re – potreb­be esse­re otte­nu­to anche con altre moda­li­tà: per esem­pio, come ave­va a suo tem­po ipo­tiz­za­to il Mini­stro Ber­lin­guer, pen­san­do all’unificazione del­la scuo­la pri­ma­ria e di quel­la secon­da­ria di pri­mo gra­do – che attual­men­te si disten­do­no lun­go otto anni – in un uni­co ciclo set­ten­na­le; oppu­re – pro­ba­bil­men­te con miglio­ri risul­ta­ti – all’anticipo dell’obbligo sco­la­sti­co a cin­que anni di età. In ogni caso, qual­sia­si ipo­te­si, per esse­re peda­go­gi­ca­men­te sen­sa­ta, andreb­be valu­ta­ta all’interno di un ripen­sa­men­to com­ples­si­vo dei con­te­nu­ti e degli obiet­ti­vi dell’intero ciclo sco­la­sti­co e del­le sue diver­se fasi. 

Meri­ta infi­ne di esse­re sot­to­li­nea­to che il mas­sic­cio amplia­men­to del nume­ro di scuo­le che dovreb­be­ro adot­ta­re la ridu­zio­ne del ciclo secon­da­rio vie­ne pro­spet­ta­to sen­za che sia­no sta­ti resi noti i risul­ta­ti del­la pri­ma e limi­ta­ta fase di spe­ri­men­ta­zio­ne ini­zia­ta nel 2017. Spe­ri­men­ta­zio­ne la cui vali­di­tà scien­ti­fi­ca lascia peral­tro mol­to a desi­de­ra­re. I per­cor­si qua­drien­na­li, infat­ti, sono sta­ti pre­sen­ta­ti fin dall’inizio – tan­to dal Mini­ste­ro quan­to dei sin­go­li isti­tu­ti sco­la­sti­ci che li han­no adot­ta­ti – come pro­po­ste di eccel­len­za, ver­so le qua­li, per­tan­to, sono sta­ti per­lo­più orien­ta­ti sia alcu­ni dei docen­ti più qua­li­fi­ca­ti, sia gli stu­den­ti pro­ve­nien­ti da con­te­sti cul­tu­ra­li e socioe­co­no­mi­ci pri­vi­le­gia­ti. Insom­ma, qua­lo­ra anche la spe­ri­men­ta­zio­ne potes­se in futu­ro van­ta­re risul­ta­ti lusin­ghie­ri, è assai dub­bio che essi potreb­be­ro effet­ti­va­men­te esse­re rico­no­sciu­ti come meri­ti intrin­se­ci del­la solu­zio­ne adot­ta­ta, e non inve­ce come la soli­ta pro­fe­zia che si autoav­ve­ra: l’esatto oppo­sto di quan­to sug­ge­ri­to dal­le più ele­men­ta­ri pro­ce­du­re scientifiche.

di Mar­co Chiauzza

per il Comi­ta­to Scuo­la di Possibile

 

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.