Liguria: la pericolosa ripartenza

Cessata epidemia in Liguria? Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità per dichiarare conclusa un’epidemia in un territorio devono essere trascorsi due periodi di incubazione del virus senza che si registrino nuovi contagi, 28 giorni dunque per Sars-Cov-2. In Liguria però siamo ben lontani da questo traguardo: domenica 17 maggio i contagi registrati sono stati ancora 48. 

Ces­sa­ta epi­de­mia in Ligu­ria? Secon­do l’Organizzazione mon­dia­le del­la Sani­tà per dichia­ra­re con­clu­sa un’epidemia in un ter­ri­to­rio devo­no esse­re tra­scor­si due perio­di di incu­ba­zio­ne del virus sen­za che si regi­stri­no nuo­vi con­ta­gi, 28 gior­ni dun­que per Sars-Cov‑2. In Ligu­ria però sia­mo ben lon­ta­ni da que­sto tra­guar­do: dome­ni­ca 17 mag­gio i con­ta­gi regi­stra­ti sono sta­ti anco­ra 48. 

Nono­stan­te ciò da doma­ni Regio­ne Ligu­ria sospen­de il ser­vi­zio di autoam­bu­lan­ze dedi­ca­te ai casi covid o sospet­ti covid: non ero­ghe­rà infat­ti più la quo­ta di rim­bor­so spe­ci­fi­co per le cosid­det­te “ambu­lan­ze Covid-19”, rim­bor­so che ha per­mes­so duran­te tut­ta la fase di emer­gen­za di dif­fe­ren­zia­re i tra­spor­ti tra i pazien­ti, di ese­gui­re sani­fi­ca­zio­ni e dun­que limi­ta­re i con­ta­gi e di far lavo­ra­re gli ope­ra­to­ri e i volon­ta­ri in mas­si­ma sicu­rez­za.  In un cli­ma di cor­sa alla ria­per­tu­ra è arri­va­ta la  comu­ni­ca­zio­ne del Dipar­ti­men­to Regio­na­le Emer­gen­za 118 di Ali­sa che visto il calo dei con­ta­gi e degli inter­ven­ti su pazien­ti infet­ti­vi fa ces­sa­re i rim­bor­si dal 18 mag­gio.   Ces­sa­ta esi­gen­za insom­ma, anco­ra in mez­zo a una pan­de­mia glo­ba­le. Poche miglia­ia di euro di rispar­mio, tra l’altro, per Regio­ne Ligu­ria che però mostra anco­ra una vol­ta di ave­re più a cuo­re la ripar­ten­za del­la sta­gio­ne turi­sti­ca piut­to­sto che la salu­te pub­bli­ca.  Per for­tu­na ci pen­sa­no Anpas, Cri e Cipas con un comu­ni­ca­to con­giun­to a riba­di­re che, nono­stan­te l’assenza del rim­bor­so da par­te del­la Regio­ne, «le orga­niz­za­zio­ni con­ti­nue­ran­no a man­te­ne­re gli ele­va­ti stan­dard di ser­vi­zio nell’interesse dei pazien­ti assi­sti­ti e  del­la loro salu­te». Pre­ci­sa­no che dopo ogni inter­ven­to avver­rà la sani­fi­ca­zio­ne del mez­zo e che il per­so­na­le con­ti­nue­rà ad esse­re tute­la­to con gli spe­ci­fi­ci DPI. «Il soc­cor­so agli amma­la­ti e la tute­la del­la salu­te — con­ti­nua Ris­so — rap­pre­sen­ta­no la mis­sio­ne volon­ta­ria e l’assoluta prio­ri­tà del­le Pub­bli­che Assi­sten­ze ANPAS e CIPAS e del­la Cro­ce Ros­sa Ita­lia­na, oggi come ieri. Que­sta mis­sio­ne non è mai sta­ta abban­do­na­ta e non potrà mai esser­lo, a mag­gior ragio­ne nel cor­so di un’emergenza sani­ta­ria glo­ba­le sen­za pre­ce­den­ti. Ciò, pre­scin­den­do del tut­to da con­si­de­ra­zio­ni di ordi­ne eco­no­mi­co, che pure richie­do­no alle Orga­niz­za­zio­ni di Volon­ta­ria­to uno sfor­zo imma­ne, soste­nu­to dal­la gene­ro­si­tà e dall’affetto del­la popo­la­zio­ne». Tute­la del­la salu­te pub­bli­ca, quel­la che dovreb­be esse­re il pri­mo pen­sie­ro, in que­sto momen­to, sia per il Gover­no sia per i Gover­na­to­ri, ma che sta inve­ce sci­vo­lan­do sem­pre più in secon­do pia­no. Nono­stan­te per Toti l’unica pre­oc­cu­pa­zio­ne sia la ria­per­tu­ra il pri­ma pos­si­bi­le dei con­fi­ni regio­na­li e nazio­na­li, per per­met­te­re a tut­ti di veni­re al mare, la Ligu­ria resta comun­que una di quel­le Regio­ni, secon­do il Mini­ste­ro del­la Salu­te, con un incre­men­to set­ti­ma­na­le dei con­ta­gi alto. Ma il Dpcm, con cui di fat­to il  Gover­no dele­ga alle Regio­ni il moni­to­rag­gio del­la pan­de­mia, è sta­to appro­va­to addi­rit­tu­ra pri­ma dell’arrivo al Mini­ste­ro stes­so dei dati del moni­to­rag­gio che dove­va­no indi­riz­za­re pro­prio il Dpcm. Enne­si­ma pro­va del­la man­can­za di pro­gram­ma­zio­ne e indi­riz­zo. 

Del­le stra­te­gia del­le 3T (testa­re, trat­ta­re, trac­cia­re) l’Italia si è com­ple­ta­men­te dimen­ti­ca­ta, tran­ne il caso iso­la­to del Vene­to, e nell’ultima con­fe­ren­za stam­pa del pre­mier Con­te di nuo­vo non si è par­la­to di salu­te pub­bli­ca, è ser­vi­ta una doman­da per ricor­da­re che le 3T sono fon­da­men­ta­li e che for­se non stia­mo facen­do mol­to al riguar­do: la rispo­sta vaga e fumo­sa. 

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Possibile sostiene Coopla Green. Fallo anche tu.

Pri­ma l’a­zien­da si chia­ma­va Man­fre­pla­st e pro­du­ce­va sto­vi­glie in pla­sti­ca monou­so. Ope­ra­ie e ope­rai licen­zia­ti voglio­no ricon­ver­ti­re l’azienda nel­la pro­du­zio­ne di posa­te com­po­sta­bi­li uti­liz­zan­do solo ener­gie rinnovabili.

Han­no biso­gno del soste­gno di tut­te e tut­ti noi. Noi abbia­mo fat­to la nostra par­te, ma chie­dia­mo anche a te di fare un pic­co­lo sforzo.