L’indagine Consip e la solita cautela che questi non imparano

Mano Lillo su Il Fatto Quotidiano oggi torna sull'indagine che coinvolge il ministro dello sport Luca Lotti e Tiziano Renzi, padre del premier e Alfredo Romeo, chiacchierato imprenditore romano da sempre molto vicino alla politica per la gestione dei suoi affari. Ma non è l'indagine giudiziaria in questo momenti che ci interessa (la magistratura seguirà il suo corso e avremo modo di sapere quanto siano consistenti le accuse) quanto piuttosto un antipatico siparietto che vede coinvolto il giornalista e Michele Emiliano, fresco candidato alla segreteria del PD proprio contro Renzi.

Mar­co Lil­lo su Il Fat­to Quo­ti­dia­no oggi tor­na sul­l’in­da­gi­ne che coin­vol­ge il mini­stro del­lo sport Luca Lot­ti e Tizia­no Ren­zi, padre del pre­mier e Alfre­do Romeo, chiac­chie­ra­to impren­di­to­re roma­no da sem­pre mol­to vici­no alla poli­ti­ca per la gestio­ne dei suoi affa­ri. Ma non è l’in­da­gi­ne giu­di­zia­ria in que­sto momen­ti che ci inte­res­sa (la magi­stra­tu­ra segui­rà il suo cor­so e avre­mo modo di sape­re quan­to sia­no con­si­sten­ti le accu­se) quan­to piut­to­sto un anti­pa­ti­co sipa­riet­to che vede coin­vol­to il gior­na­li­sta e Miche­le Emi­lia­no, fre­sco can­di­da­to alla segre­te­ria del PD pro­prio con­tro Renzi.

Alla doman­da su even­tua­li pres­sio­ni rice­vu­te da Lot­ti e Ren­zi per incon­tra­re Car­lo Rus­so (impren­di­to­re ami­co di Tizia­no Ren­zi e inte­res­sa­to a un inve­sti­men­to immo­bi­lia­re pro­prio in Puglia) Emi­lia­no estrae il tele­fo­ni­no e mostra i mes­sag­gi di Lot­ti e del padre di Ren­zi. «Mi inva­de­va­no di mes­sag­gi per incon­trar­lo ma io mi sono sem­pre rifiu­ta­to» dice Emi­lia­no. Nel­le car­te del­l’in­chie­sta si leg­go­no alcu­ne inter­cet­ta­zio­ni in cui pro­prio Romeo si van­ta­va (tra­mi­te l’im­pren­di­to­re Rus­so) di ave­re stret­te rela­zio­ni con i ren­zia­ni attra­ver­so Lot­ti e papà Renzi.

Ma come? Ma non ci era­va­mo scan­da­liz­za­ti tut­ti per­ché Ren­zi non face­va nem­me­no una tele­fo­na­ta a Emi­lia­no e la mino­ran­za del PD per cer­ca­re di tene­re insie­me il par­ti­to? Altri mes­sag­gi evi­den­te­men­te inve­ce con­ti­nua­va­no ad arri­va­re copiosi.

L’a­mi­ci­zia por­ta­ta in tasca nel­le stan­ze del pote­re è un anti­co vizio tut­to ita­lia­no che, al di là del­le even­tua­li rile­van­ze pena­li, foto­gra­fa per­fet­ta­men­te la con­ce­zio­ne distor­ta del pote­re di chi cre­de che ave­re un ruo­lo di gover­no signi­fi­chi rac­con­ta­re le pro­prie cer­chie più stret­te. Le paro­le di Emi­lia­no pon­go­no del­le doman­de sul­l’e­ti­ca del­l’a­bi­ta­re il pote­re e le sue moda­li­tà di uti­liz­zo e sono un tema poli­ti­co. For­se anche più impor­tan­te del­le scis­sio­ni o scis­sion­ci­ne che si con­su­ma­no in que­sti gior­ni. E sareb­be uti­le rice­ve­re risposte.

Cosa pen­sa Ren­zi degli atteg­gia­men­ti che stan­no emer­gen­do, al di là del­le indagini?

Cosa pen­sa Emi­lia­no del­l’in­va­den­za del­le per­so­ne vici­ne al suo segre­ta­rio non­ché, al tem­po pre­si­den­te del consiglio?

Cosa pen­sa­no gli elet­to­ri del PD di una poli­ti­ca a brac­cet­to del­l’im­pren­di­to­ria che pre­fe­ri­sce l’om­bra fida­ta di un mes­sag­gio rispet­to alle rela­zio­ni alla luce del sole?

Ma soprat­tut­to, in che dire­zio­ne è cam­bia­to il ven­to rispet­to agli atteg­gia­men­ti del­la clas­se poli­ti­ca degli ulti­mi anni?

Non è più tem­po per le cen­to sfu­ma­tu­re di fami­li­smo. Pro­prio no.

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Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.