[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1493028056955{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Caro Pier Luigi,
la ragione del nostro invito-proposta è molto semplice: come abbiamo sintetizzato nello slogan «da Boccia al Che Guevara», che fa segno anche alla diaspora del Pd (che proseguirà, a nostro avviso, a partire dal Primo Maggio, data politicamente molto simbolica), crediamo che solo una proposta autonoma rispetto al quadro politico attuale — in quello spazio che né il Pd né i 5s occupano e intendono occupare -, e unitaria rispetto alle molte soggettività in campo, possa essere risolutiva.
Autonomia e unità basate però non solo sulle relazioni ma su un chiaro progetto di governo, costruito intorno a poche e definite idee centrali. Un progetto in cui tutto ‘torni’ tra le parole, le cose e i numeri con cui accompagnarle. Senza retorica né demagogia, ma con convinzione e libertà di pensiero. Senza condizionamenti, né inganni.
Oltre a ciò, un progetto che non riguardi solo il ceto politico, ma la società civilissima che si è mobilitata per l’ambiente, il lavoro, la Costituzione e ancora più in generale le mille competenze che la società sa offrire e che la politica non sa rappresentare.
Senza parlare di «quote», le stesse liste elettorali a nostro avviso devono essere condivise alla pari tra chi fa politica e ha una esperienza amministrativa e chi in Parlamento intende portare istanze non ancora considerate (come diceva Keynes in quel famoso passo il governo non deve fare meglio o peggio le cose dei governi precedenti, ma provare a fare ciò che i governi precedenti non hanno considerato e fatto).
Dai contenuti delle nostre iniziative si può evincere ciò che ci sta più a cuore:
#primadeldiluvio per una transizione energetica che ci renda liberi da dittatori e sceicchi in campo energetico, che adotti gli strumenti finanziari adeguati per il salto verso un nuovo paradigma produttivo e della mobilità. Per dare lavoro, consumare meglio e ridurre l’impatto per le future generazioni. Per questo con Green Italia lanceremo presto una LIP su autoproduzione, riduzione della burocrazia e Carbon Tax (a invarianza di gettito).
#appartienealpopolo per una riforma in senso democratico, dopo la folle idea di dividere la politica e il paese sulla Costituzione.
Il ritorno alle garanzie per il lavoro (vedi alla voce articolo 18), a un vero contratto unico (non al contratto-trucco del Jobs Act), alla giusta retribuzione, attraverso un salario minimo orario per tutti (e tutte, perché è dalla parità salariale che si deve ripartire): perché salari fa rima con precari.
Una strategia non solo contro la povertà ma a favore di una nuova politica di inclusione sociale e di liberazione delle persone, attraverso l’introduzione di un reddito minimo e di una nuova organizzazione dei servizi per il lavoro in tutta Italia, assicurati dalla Repubblica.
#controiprivilegi e le «privileggi» fatte per difendere il potere e la sua trama, per ridurre le disuguaglianze tra le cosiddette élites e i cittadini.
Una proposta per una Ice contro i paradisi fiscali anche all’interno della UE e la tassazione dei grandi gruppi multinazionali elusivi.
Una riforma in senso progressivo della tassazione, il recupero dell’evasione dell’Iva (e non solo), l’irrobustimento della tassa di successione per finanziare la scuola e la ricerca (per la quale siamo ancora ultimi in tutte le classifiche), insomma il nostro futuro.
La legalizzazione della cannabis, con le modalità che sta adottando il governo canadese.
Una politica dell’immigrazione basata sull’accoglienza fatta bene degli Sprar e su un nuovo impegno per la pace a livello internazionale, per la trasformazione dell’Italia in una grande piattaforma di pace e cooperazione, con una revisione delle spese militari (che crescono ancora e più che in altri paesi, secondo gli ultimi rapporti internazionali).
Per fare questo abbiamo dato vita a una Costituente delle idee, a cui ti invitiamo, per confrontarci sui risultati del nostro lavoro, per condividerli e precisarli con il lavoro tuo e di altri gruppi che intendano partecipare.
Solo partendo dalle ‘cose’ si restituisce dignità alla parola sinistra, dandole significati nuovi senza tradirla. Solo con un metodo rigoroso si danno risposte puntuali alla cittadinanza, rappresentandola il più compiutamente possibile. Solo con un profilo alto si dà valore alla Repubblica.
A mercoledì.
Civati/Bersani — Prepariamo giorni migliori. Mercoledì 26 aprile, Roma.
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