L’Ispettore di sodio nel mare del lavoro nero

Diamo uno sguardo ai numeri del nuovo Ispettorato Nazionale del Lavoro, la pianta organica del nuovo Ispettorato, è pari a 6046 unità, compresi i livelli dirigenziali. Abbiamo tentato una verifica di questo numero stimando il numero effettivo degli operativi che effettuano le verifiche presso i luoghi di lavoro. Sarebbero 4880. Sono sufficienti?

Dia­mo uno sguar­do ai nume­ri del nuo­vo Ispet­to­ra­to Nazio­na­le del Lavo­ro, avvia­to con il Decre­to del Pre­si­den­te del Con­si­glio dei Mini­stri del 23 Feb­bra­io 2016. Stan­do alla nor­ma appro­va­ta, l’articolo 9 com­ma 1, la pian­ta orga­ni­ca del nuo­vo Ispet­to­ra­to, alla data di entra­ta in vigo­re del decre­to isti­tu­ti­vo, è pari a 6046 uni­tà, com­pre­si i livel­li diri­gen­zia­li, indi­vi­dua­ti nel nume­ro di due con qua­li­fi­ca gene­ra­le e altri 88 con qua­li­fi­ca di livel­lo non generale.

Abbia­mo ten­ta­to una veri­fi­ca di que­sto nume­ro che defi­ni­sce l’entità dell’organico e non già il nume­ro effet­ti­vo degli ope­ra­ti­vi che effet­tua­no le veri­fi­che pres­so i luo­ghi di lavo­ro. Ebbe­ne, secon­do le nostre fon­ti, l’organico dell’INL sarà com­po­sto dai 280 ispet­to­ri in for­za all’Inail, dai cir­ca 1300 in quo­ta INPS e da altri 3300 del­le ormai ex Dire­zio­ni Ter­ri­to­ria­li del Lavo­ro. In tota­le 4880. Il 23% in meno di quan­to pre­vi­sto dal­lo stes­so decre­to. La nor­ma con­tie­ne una dispo­si­zio­ne tale per cui la pian­ta orga­ni­ca potrà esse­re incre­men­ta­ta ogni tre anni, a comin­cia­re dall’anno 2017, “di un nume­ro di posti, nei limi­ti del­le facol­tà assun­zio­na­li pre­vi­ste dal­le vigen­ti dispo­si­zio­ni in mate­ria di turn-over” ma solo in rela­zio­ne ai rispar­mi di spe­sa deri­van­ti dall’inserimento del per­so­na­le ispet­ti­vo già appar­te­nen­te all’INPS e all’I­NAIL in un ruo­lo ad esau­ri­men­to dei pre­det­ti Isti­tu­ti, con il man­te­ni­men­to del trat­ta­men­to eco­no­mi­co e nor­ma­ti­vo in vigo­re, come pre­vi­sto dall’art. 7 c. 1 del D. Lgs. n. 149/2015 che attua la dele­ga in mate­ria sul rior­di­no dell’attività ispettiva.

Ma venia­mo ai risul­ta­ti dell’operato degli ispet­to­ra­ti nel con­tra­sto al feno­me­no del lavo­ro irre­go­la­re. Nel­la Rela­zio­ne sull’Economia non osser­va­ta e sull’evasione fisca­le e con­tri­bu­ti­va (ex art. 10-bis.1c. 3 leg­ge 31 Dicem­bre 2009,n.196) pub­bli­ca­ta a mar­gi­ne del­la nota di Aggior­na­men­to del DEF lo scor­so 30 Set­tem­bre, si può leg­ge­re un qua­dro abba­stan­za det­ta­glia­to, che qui riportiamo:

  • INPS, veri­fi­che effet­tua­te: 39.543; lavo­ra­to­ri irre­go­la­ri riscon­tra­ti: 42.892
  • MLPS, veri­fi­che effet­tua­te: 142.618; lavo­ra­to­ri irre­go­la­ri riscon­tra­ti: 78.298
  • INAIL, veri­fi­che effet­tua­te: 20.835; lavo­ra­to­ri irre­go­la­ri riscon­tra­ti: 61.333

In tota­le, nel 2015 i lavo­ra­to­ri irre­go­la­ri indi­vi­dua­ti dal­le veri­fi­che ispet­ti­ve di INPS, MLPS e Inail, sono 182 mila. Si può ragio­ne­vol­men­te sup­por­re che un ispet­to­re inter­cet­ti in media cir­ca 37 lavo­ra­to­ri irre­go­la­ri all’anno. Sape­te a quan­to ammon­ta­no le sti­me del­le uni­tà di lavo­ro stan­dard (le cosid­det­te ULA, un para­me­tro che iden­ti­fi­ca un lavo­ra­to­re stan­dard a tem­po pie­no) inte­res­sa­te dal­la cosid­det­ta Eco­no­mia Non Osser­va­ta? 3,5 milio­ni (cfr. Rela­zio­ne sull’Economia Non Osser­va­ta, pag. 22, anno 2013).

Con­si­de­ran­do i due dati come omo­ge­nei anche se non lo sono (come altre­sì det­to, le ULA non coin­ci­do­no con il nume­ro di lavo­ra­to­ri uni­ci), l’attività ispet­ti­va inci­de per cir­ca il 5% del mare del lavo­ro nero. Ser­vi­reb­be un orga­ni­co di alme­no 15 mila ispet­to­ri (e una capa­ci­tà di inter­cet­ta­zio­ne supe­rio­re a 50 irre­go­la­ri l’anno a testa) per poter spe­ra­re di incre­men­ta­re l’incidenza dell’attività ispet­ti­va al 20%. Risul­ta­to irrag­giun­gi­bi­le se con­si­de­ra­ste anche la vetu­stà del­le attrez­za­tu­re infor­ma­ti­che con le qua­li gli ispet­to­ri mede­si­mi sono man­da­ti sul campo.

Para­fra­san­do una cele­bre récla­me, l’ispettore-particella-di-sodio è sem­pre più solo.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.