Come abbiamo già diffuso ieri, Repubblica ha lanciato una campagna sugli abusi edilizi che affliggono il nostro Paese, aprendola alle segnalazioni dei cittadini.
Come cittadini, e come partito, vogliamo contribuire da subito con questa immagine, che abbiamo inviato alla redazione de la Repubblica.
Questa è la proposta di legge Catania sul consumo di suolo. Approvata alla Camera, ridimensionatissima negli impegni e negli effetti, assorbita dalla pdl De Girolamo, ora è in Senato, impaludata in commissione da oltre un anno.
Anche questa immagine parla di abusi edilizi, in senso lato, ma neanche tanto.
Secondo l’ultimo rapporto ISPRA, nel 2016 in Italia sono andati persi 3 metri quadri di suolo ogni secondo. La crisi del settore edilizio e infrastrutturale degli ultimi anni ha certamente rallentato, ma non ha potuto arrestare l’espandersi di questa piaga, che attraversa tutto il nostro territorio nazionale. Le aree più colpite, infatti, risultano essere le pianure del Settentrione, dell’asse toscano tra Firenze e Pisa, del Lazio, della Campania e del Salento, le principali aree metropolitane, delle fasce costiere, in particolare di quelle adriatica, ligure, campana e siciliana.
La “cementificazione” indiscriminata che “Il Paese degli Abusi” racconta va tradotta in consumo di suolo, inteso come sua “impermeabilizzazione”, che comporta un rischio accresciuto di inondazioni, contribuisce ai cambiamenti climatici, minaccia la biodiversità, provoca la perdita di terreni agricoli fertili e aree naturali e seminaturali, contribuisce alla progressiva e sistematica distruzione del paesaggio, soprattutto rurale.
Inviamo questa immagine a Repubblica per denunciare l’oblio al quale un tema di questa portata e di questa importanza è stato relegato dalla maggioranza. Una legge sul contrasto al consumo di suolo è fondamentale per fermare gli abusi edilizi, questa rischia di essere l’ennesima occasione persa di una legislatura che tanto avrebbe da farsi perdonare su questi e altri temi.
Non possiamo permettercelo.