Alberto Bellini è docente universitario di “Conversione energetica”, e i suoi studi, per i quali ha ricevuto riconoscimenti su scala internazionale, si concentrano “nell’ambito della conversione statica di energia da fonti energetiche rinnovabili”. Alberto Bellini è anche componente del direttivo dell’Associazione Comuni Virtuosi.
Alberto Bellini era, fino a poche ore fa, assessore all’Ambiente e alla Mobilità del comune di Forlì. E lo era dal 2009, sulla scorta di un preciso impegno preso con i cittadini di Forlì.
Per la precisione, Bellini si è dimesso durante la seduta del Consiglio comunale di martedì 4 agosto, e la ragione scatenante riguarda la recente riclassificazione dell’inceneritore di Hera di Forlì, che di fatto ne allarga le possibilità di utilizzo. L’impianto, spiega Bellini «è stato classificato come impianto di recupero energetico (R1) ex art. 35 Sblocca Italia, con parere contrario del Consiglio provinciale, sindaci e Amministrazione comunale. Tale modifica – continua – prefigura la possibilità di aumentare la portata dell’impianto, trattare rifiuti speciali, e urbani extra-provinciali. Avevo un mandato preciso da parte dei cittadini forlivesi, mandato che ora non sono sicuro di poter rispettare. Ritengo necessario un mio passo indietro».
Lo “Sblocca Italia” comincia ad avere effetti concreti, che invece di guardare alla conversione ecologica dell’economia ci riportano indietro di anni. Così è per i rifiuti, così è per le trivellazioni.