“Dietro agli slogan, alle promesse, alle prove muscolari con l’Europa, si scopre il nulla: il vuoto totale. La Legge di Bilancio 2019 è un collage di mance distribuite in giro, secondo logiche da Prima Repubblica, con l’aggiunta di azioni inconcepibili come la punizione inflitta al Terzo Settore. In tutto questo non c’è traccia delle misure annunciate fin dalla campagna elettorale. Bisogna ancora attendere, ci fanno sapere. Il reddito di cittadinanza è stato rimandato a gennaio e si scorge solo un grande pasticcio all’orizzonte, mentre servirebbe un serio impegno per aiutare le famiglie in difficoltà. Il capitolo pensioni sta invece prendendo una forma più chiara: con la scusa di ‘quota 100’ vengono bloccate le rivalutazioni e fatti dei tagli alle pensioni già esistenti”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, commentando la Legge di Bilancio in discussione alla Camera.
“Anche sul piano del rispetto istituzionale e del sistema democratico — aggiunge Brignone — il governo Lega 5 Stelle ha fornito uno spettacolo osceno, rifugiandosi nel solito mantra ‘è colpa dell’Europa’, per giustificare una manovra non discussa dalle Camere e in cui il Parlamento è stato di fatto cancellato. Ma le responsabilità vanno ricercate a Bruxelles: ricadono sulle spalle di chi per mesi ha ripetuto slogan anti-Ue, allungando i tempi, solo per mancanza di contenuti. Salvo per fare una frettolosa retromarcia, che ha prodotto questo risultato. E infine denunciamo i grandi assenti della Legge di Bilancio: ambiente, ricerca, innovazione e investimenti di qualità”.