“Era difficile aspettarsi un passo in avanti da un governo e una maggioranza poco attenta ai diritti delle donne, e purtroppo le previsioni sono state confermate: la tampon tax è stata respinta, i prodotti per l’igiene femminile continueranno a essere considerati beni di lusso. La riduzione dell’Iva, che era stata proposta, non è stata approvata durante l’iter della Legge di Bilancio in commissione alla Camera”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, prima firmataria nella scorsa legislatura della proposta di legge sul taglio dell’Iva per i prodotti di igiene femminile.
“Il governo promette soldi per tutto — aggiunge Brignone — ma non riesce a reperire pochi milioni per garantire un sollievo economico alle donne che acquistano quei prodotti e rinunciando a una misura di civiltà. Che, tra i tanti aspetti, ha anche una ricaduta sulla salute”.