“I morti sul lavoro sono 713 nei primi 8 mesi del 2018, a cui si aggiungono gli infortuni non mortali. E il governo che fa? Taglia le risorse per i piani prevenzione. Questo è un uso criminoso del potere politico e del consenso giocato sulla pelle dei lavoratori. Non cdi sono altre parole per definire quello che è accaduto nell’iter della manovra: il governo del ‘cambianiente’, nel grande caos della Legge di Bilancio ha deciso di ridurre risorse strutturali destinate dall’Inail per il finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza al lavoro”. Lo dichiara Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, commentando una delle modifiche apportate alla manovra.
“Un’autentica vergogna — aggiunge Maestri — che conferma un fatto arcinoto: il governo è attento solo alla propaganda. Ma di fronte alle questioni concrete, come il sostegno alle aziende per garantire maggiore sicurezza sul lavoro, opta per la riduzione delle risorse. Salvo poi piangere altre vittime, come le 713 che hanno insanguinato il 2018”.