[vc_row][vc_column][vc_column_text]«Condanniamo senza esitazione le scritte omofobe comparse sul litorale tra Fano e Pesaro ed esprimiamo piena solidarietà alla comunità LGBTI marchigiana ed al Comitato Arcigay che ha subito denunciato l’accaduto. Da mesi assistiamo quotidianamente ad atti di discriminazione, violenza e odio. Ci troviamo ad affrontare un clima ostile e chiediamo che ci sia un intervento netto e chiaro a tutela delle persone LGBTI. Ogni giorno leggiamo di discriminazioni e odio, tutto questo è inaccettabile. Chiediamo tutela e rispetto per le persone LGBTI» affermano Luca Angeloni di Marche Possibile e Gianmarco Capogna di Possibile LGBTI+.
«La nostra Regione sia un luogo accogliente per tutte e tutti. Per questo rigettiamo ogni discriminazione e odio e ci impegniamo a sostenere associazioni e movimenti per un grande lavoro di sensibilizzazione e lotta all’odio come abbiamo sempre fatto in questi anni» commenta Beatrice Brignone, segretaria nazionale di Possibile, che aggiunge «Trovo che sia gravissimo il silenzio istituzionale del Governo e della classe dirigente del nostro Paese che ignora totalmente la sicurezza, la libertà e l’uguaglianza delle persone LGBTI in Italia. Il Parlamento torni a parlare di aggravanti per orientamento sessuale e identità di genere per completare il quadro normativo della Legge Mancino prevedendo anche un grande piano culturale per vincere stereotipi, pregiudizi e discriminazioni. Serve una legge chiara, europea, che non permetta alibi o giustificazioni perché l’omobitransfobia non è libertà d’opinione ma un’arma pericolosa che distrugge la vita a partire dai giovanissimi sempre più esposti all’odio. Siamo pronti a lavorare con tutte le realtà del movimento LGBTI per una grande stagione di lotta politica per la liberazione di tutte e tutti. Per questo abbiamo lanciato la campagna nazionale Possibile LGBTI che stiamo portando in giro per i vari territori stringendo relazioni e rilanciando un impegno politico che rifugge ogni compromesso al ribasso sulla vita e la dignità delle persone».[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]