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Il motivo per cui Renzi sia diventato uno dei personaggi preferiti da Crozza è facile da capire: basta vederlo in una delle sue numerosissime partecipazioni alle trasmissioni della RAI e seguire attentamente i suoi ragionamenti, specialmente a distanza di un po’ di tempo. Sembra quasi che voglia riscuotere simpatie e consensi e imiti lui stesso “Crozza” mentre imita Renzi, per quante ne spara! Vi consiglio vivamente di rivedere la sua intervista a “Che tempo che fa” del 9 maggio 2016 (al minuto 29), soprattutto quando annuncia l’iniziativa bellezza@governo.it.
Mentre lo ascolti ti immagini la scena di lui, in ansia, che prima della trasmissione, in modo forsennato consulta il suo entourage per farsi trovare l’ideona da annunciare da Fabio Fazio, e poi qualcuno che “al volo” gli passa un bigliettino col nome dell’indirizzo mail appena inventato.
Il seguito è tutta improvvisazione e cialtroneria che si capisce benissimo ora col senno del poi, ma si sarebbe dovuta capire da subito come classica operazione di marketing renziano.
Renzi raccontò che per l’iniziativa bellezza@governo.it erano stati stanziati 150 milioni di euro. Dalla sera stessa della trasmissione e fino al 31 maggio 2016, a quell’indirizzo mail tutti i cittadini avrebbero potuto segnalare un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Le richieste sarebbero state esaminate da una “commissione ad hoc” che avrebbe scelto a quali progetti destinare i fondi e ai “vincitori” sarebbero stati ufficialmente assegnati i finanziamenti il 10 agosto 2016, con decreto del presidente del consiglio.
Alla scadenza sono state 139.759 le mail arrivate e 8mila i luoghi segnalati.
A oltre un anno dall’annuncio di Renzi non si hanno notizie al riguardo, la commissione che avrebbe dovuto stabilire a quali progetti assegnare le risorse non è mai stata nominata e nessun decreto di stanziamento è stato emanato.
Altra promessa mancata, ma soprattutto altra beffa ai danni dei cittadini.
Per chiedere aggiornamenti sull’iniziativa e conoscere la destinazione reale dei 150 milioni di euro abbiamo indirizzato una interrogazione a Gentiloni e Franceschini.
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