Max Fanelli: «Basta! Ho interrotto le cure per la SLA»

Rice­via­mo e pub­bli­chia­mo il comu­ni­ca­to invia­to da Max Fanel­li agli orga­ni di informazione.

Men­tre pas­sa­no le set­ti­ma­ne, per tut­ti noi, mala­ti ter­mi­na­li di pato­lo­gie incu­ra­bi­li e pro­gres­si­ve, i disa­gi psi­co­fi­si­ci aumen­ta­no e devi riu­sci­re ad adat­tar­ti o a sop­por­ta­re i nuo­vi dolo­ri, le nuo­ve incapacità.

Io ad esem­pio, rima­sto con un occhio solo e l’u­di­to fun­zio­nan­ti, ho appe­na avu­to una con­giun­ti­vi­te e ho subì­to un’ulteriore semi para­li­si del­la pal­pe­bra del­lo stes­so occhio e sono costret­to a far­me­lo inu­mi­di­re ogni 15 minu­ti. Per scri­ve­re 3 righe con il pc a con­trol­lo ocu­la­re, ci ho impie­ga­to anche due ore. Tut­to que­sto per 20 giorni.

Oltre ai disa­gi deri­van­ti dal­la pato­lo­gia, sto gra­da­ta­men­te per­den­do l’udito a cau­sa di un accu­mu­lo di secre­zio­ni all’interno del­l’o­rec­chio, oltre.

Insie­me a tan­te altre situa­zio­ni come la mia, incre­di­bil­men­te, i dirit­ti dei moren­ti  sono costan­te­men­te tra­scu­ra­ti dai capi­grup­po di Came­ra e Sena­to che igno­ra­no com­ple­ta­men­te ogni appel­lo a legi­fe­ra­re in tal sen­so, da ovun­que esso provenga.

A nul­la sono val­se la leg­ge di ini­zia­ti­va popo­la­re sul fine vita depo­si­ta­ta a set­tem­bre 2013 dall’Associazione Luca Coscio­ni, gli innu­me­re­vo­li appel­li di mala­ti e fami­lia­ri, i nostri due appel­li ad occu­par­si del pro­ble­ma, accom­pa­gna­ti dal­le fir­me di 82 depu­ta­ti e sena­to­ri, l’in­vi­to a legi­fe­ra­re del­la Pre­si­den­te del­la Came­ra Lau­ra Bol­dri­ni e dell’ex Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca Ser­gio Napolitano.

Nel nul­la sono fini­ti i nostri appel­li sia scrit­ti che video­re­gi­stra­ti al Pre­si­den­te Mat­ta­rel­la ed al Papa. É inac­cet­ta­bi­le che ven­ga­no trat­ta­ti in que­sto modo miglia­ia di mala­ti ter­mi­na­li, costret­ti dall’assenza di una leg­ge sul fine vita a subi­re dolo­ri e sof­fe­ren­ze con­di­vi­se sia dal mala­to che dal­la fami­glia. É incre­di­bi­le che cada­no nell’oblio cosi velo­ce­men­te le nostre richie­ste, quel­le del movi­men­to #iosto­con­max e quel­le di miglia­ia di cit­ta­di­ni ita­lia­ni o per­so­nag­gi famo­si e poli­ti­ci che si sono fat­ti foto­gra­fa­re con la nostra car­to­li­na spe­cia­le, invia­ta­mi poi a casa e con­se­gna­ta a luglio, tra­mi­te la Bol­dri­ni, nel­le loro mani, sci­vo­lan­do nel­la tota­le indif­fe­ren­za dei capi­grup­po di Came­ra e Senato.

Noi par­lia­mo di Dolo­re, di Malat­tia, di Morenti. 

Noi riven­di­chia­mo il dirit­to alla Liber­tà ed alla Digni­tà, di tutti.

CARO STATO, SE NON MI DAI LA LIBERTÀ E LA DIGNITÀ, TIENITI PURE LE MEDICINE PER LA SLA!

Mas­si­mo ‘Max’ Fanelli

“Io sto con Max”

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Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.