“Stiamo assistendo all’ennesimo scempio dei diritti umani per ottenere qualche voto in più. E purtroppo non è la prima volta che accade. La Sea Watch è in mare da dodici giorni, al largo di Lampedusa, mentre Salvini avvia uno scontro con l’Olanda e la Germania per un ridicolo regolamento di conti in ambito europeo. L’Ue è sicuramente chiamata a dare un segnale, ma il ministro dell’Interno non può impartire alcuna lezione. Le sue politiche in materia di flussi migratori sono un fallimento su ogni versante: tutte basate su bracci di ferro estemporanei, a danno dei basilari diritti umani”. Lo dichiarano la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, e il fondatore di Possibile, Giuseppe Civati, commentando il caso della Sea Watch.
“In questo contesto — aggiungono Brignone e Civati — è necessario mobilitarsi contro il decreto cosiddetto Sicurezza bis, che si accanisce ulteriormente contro le Organizzazioni non governative. Un provvedimento da incubo, già bocciato da numerosi organismi internazionali, che rischia di passare sotto traccia per i continui battibecchi tra Lega e Movimento 5 Stelle su flat tax e dintorni. Noi ci impegniamo in ogni modo a denunciare il contenuto di quel testo, che riteniamo indegno di un Paese civile”.