“La mobilitazione che parte dall’iniziativa ‘Non siamo pesci’ è preziosa e importante, perché vuole portare in Parlamento la vergogna delle stragi nel Mediterraneo. Ma lancio un appello per un passo ulteriore, sempre per il rispetto dei diritti umani: spingiamoci in Libia. Bisogna chiedere una commissione anche per fare piena luce su quello che è accaduto, e tuttora accade, nei campi di detenzione libici”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile e autore di ‘Voi sapete’ libro denuncia sugli orrori nei centri in Libia, rivolgendo un appello ai promotori dell’iniziativa ‘Non siamo pesci’, che oggi pomeriggio animeranno un presidio pacifico a Piazza Montecitorio, a partire dalle ore 17.
“L’indagine sulle continue violazioni dei diritti umani — aggiunge Civati — non deve fermarsi a quanto accade in mare. C’è un’altra strage, ancora meno visibile, ed è quella che avviene nei campi controllati dalla Libia. Solo così potremmo provare a iniziare a fare i conti con le ferite della storia e cancellare quell’indifferenza in cui si sono in cui si sono registrate troppe vittime”.