“I documenti secretati sulla missione in Niger sono stati resi noti, grazie all’impegno di Asgi, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, e Cild, Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili. Gli atti ufficiali confermano quanto sospettavamo da tempo: la missione è un modo per favorire affari, soprattutto attraverso la vendita di armi, con la motivazione di voler fermare i flussi migratori. E dal governo Gentiloni al governo Conte non c’è stato alcun cambio di registro, sia nella trasparenza che nella sostanza, in perfetta linea con il ‘cambianiente’ di Lega e Movimento 5 Stelle”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, commentando i documenti resi pubblici da Asgi e Cild in merito alla missione in Niger.
“L’Italia — aggiunge Civati — sta continuando ad attuare politiche pericolose sulla vendita di armi e sui rapporti con alcuni governi stranieri. La strategia di gestire i flussi migratori a colpi di affari per l’industria bellica è perdente: finisce per acuire tensioni e armare impropriamente gruppi che non sono controllabili, alimentando scontri”.