“Lasciare le persone per strada, chiudere i percorsi di accoglienza finora sviluppati. L’obiettivo del disumano decreto Salvini è proprio questo: creare marginalità, distruggere ciò che funziona meglio, dimostrare l’impossibilità della convivenza per poi ottenere un vantaggio elettorale. Ma si tratta di un vantaggio effimero che devasta il tessuto sociale, la capacità di stare insieme all’interno di una comunità. Queste sono solo le conseguenze del livore, del razzismo, della cattiveria. E della stupidità”. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, commentando la chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto.
“Possibile — aggiunge Civati — sarà presente alla marcia pacifica dei cittadini che raggiungerà il Cara. È una mobilitazione spontanea, di quelle che coinvolgono donne e uomini a testimonianza di un’Italia che non si arrende alla crudeltà dei respingimenti e dei blitz di chiusura dei centri accoglienza”.