Migranti, Maestri: Migliaia persone morte in mare, stop politiche disumane

Un aumen­to dram­ma­ti­co di mor­ti in mare: in due anni oltre 5mila per­so­ne sono anne­ga­te nel­l’in­dif­fe­ren­za del­le Isti­tu­zio­ni euro­pee e dei gover­ni ita­lia­ni. Il rap­por­to Oxfam con­fer­ma le dram­ma­ti­che pre­vi­sio­ni che ave­va­mo fat­to nei mesi scor­si, depo­si­tan­do atti in Par­la­men­to e chie­den­do un cam­bio radi­ca­le del­le poli­ti­che, carat­te­riz­za­te solo da disu­ma­ni­tà. La stra­te­gia di fer­ma­re gli sbar­chi, facen­do accor­di con la Libia risul­ta per­den­te per­ché fa a pez­zi i dirit­ti uma­ni: lascia mori­re miglia­ia di migran­ti e abban­do­na mol­te per­so­ne nei cam­pi di deten­zio­ne libi­ci, vit­ti­me di atro­ci tor­tu­re”. Lo dichia­ra Andrea Mae­stri del­la segre­te­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le, par­lan­do dei dati del rap­por­to Oxfam.

“Le respon­sa­bi­li­tà — aggiun­ge Mae­stri — sono sicu­ra­men­te del­l’Unio­ne euro­pea, ma gli ulti­mi gover­ni ita­lia­ni non han­no fat­to nul­la per distin­guer­si, anzi. Gli accor­di con i cosid­det­ti sin­da­ci in Libia sono sta­ti stret­ti dal­l’al­lo­ra mini­stro del­l’In­ter­no Min­ni­ti: quei ‘sin­da­ci’ era­no solo figu­re a capo di peri­co­lo­se ban­de. Poi è arri­va­to Sal­vi­ni che sta rea­liz­zan­do uno scem­pio dopo l’al­tro, ma la stra­da era sta­ta già sta­ta spa­lan­ca­ta con la guer­ra alle Ong e le poli­ti­che di respin­gi­men­to cul­tu­ra­le dei migran­ti. Con il rap­por­to Oxfam abbia­mo i nume­ri esat­ti che man­ca­va­no dei mor­ti in mare, dei respin­ti e degli impri­gio­na­ti. Le nostre denun­ce poli­ti­che, e non solo, ven­go­no ter­ri­bil­men­te con­fer­ma­te: non ci sono più ali­bi per gli allea­ti del­la disu­ma­ni­tà e per gli indif­fe­ren­ti”.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a