Napoli: Civati, Sud ha subito disuguaglianze, partiamo da qui

Ho scelto Napoli per lanciare la grande campagna di Possibile sull'uguaglianza perché credo che anche simbolicamente sia importante partire dal Sud, da quella parte d'Italia che di più negli anni ha subito l'erosione dei diritti, l'impoverimento e il dilagare delle disuguaglianze. La nota di Giuseppe Civati.

NAPOLI, 23 MAG — “Ho scel­to Napo­li per lan­cia­re la gran­de cam­pa­gna di Pos­si­bi­le sul­l’u­gua­glian­za per­ché cre­do che anche sim­bo­li­ca­men­te sia impor­tan­te par­ti­re dal Sud, da quel­la par­te d’I­ta­lia che di più negli anni ha subi­to l’e­ro­sio­ne dei dirit­ti, l’im­po­ve­ri­men­to e il dila­ga­re del­le disu­gua­glian­ze”. Così il depu­ta­to di Pos­si­bi­le Pip­po Civa­ti duran­te l’in­con­tro in cor­so a Napo­li con il sin­da­co Lui­gi de Magi­stris e lo scrit­to­re Mau­ri­zio De Gio­van­ni.

“Un con­cet­to che noi voglia­mo svi­lup­pa­re ade­ren­do ai prin­ci­pi costi­tu­zio­na­li, par­ten­do dal­la dife­sa e dal­l’at­tua­zio­ne pie­na di quel­la car­ta che il Gover­no vuo­le stra­vol­ge­re minan­do pro­prio il sen­so pro­fon­do del­l’u­gua­glian­za inte­sa come oppor­tu­ni­tà e dirit­to che devo­no ave­re tut­ti i cit­ta­di­ni ad esse­re rap­pre­sen­ta­ti. A vede­re le loro istan­ze — sot­to­li­nea — pie­na­men­te attua­te attra­ver­so la demo­cra­zia parlamentare.

Si trat­ta di una cam­pa­gna per­ma­nen­te, un nuo­vo pat­to tra la poli­ti­ca e tut­te le for­ze socia­li per inter­ve­ni­re prag­ma­ti­ca­men­te e con un pro­get­to di gover­no su tut­ti i fron­ti in cui la pari­tà si è per­sa o è sta­ta tra­di­ta”. “In fon­do il com­pi­to del­la poli­ti­ca è esat­ta­men­te que­sto: esten­de­re i dirit­ti a tut­ti e non solo a un par­te. Pro­gres­si­vi­tà fisca­le, red­di­to mini­mo garan­ti­to, rior­ga­niz­za­zio­ne dei con­trat­ti di lavo­ro, pari­tà di gene­re, lai­ci­tà, una scuo­la con­tro le disu­gua­glian­ze.

Que­sto Gover­no — con­clu­de — è sta­to quel­lo che mag­gior­men­te negli ulti­mi anni ha con­tri­bui­to ad aumen­ta­re le dispa­ri­tà di qual­sia­si tipo tra vaste fet­te del­la popo­la­zio­ne. Lo dico­no i dati Istat, l’Inps e quel­li rac­col­ti dai sin­da­ca­ti. Noi voglia­mo ribal­ta­re il tavo­lo e pen­sa­re al doma­ni solo in que­sta chia­ve. Ripren­den­do le paro­le pro­nun­cia­te ieri sera da Ken Loach un altro mon­do, al di là del libe­ri­smo, non solo è pos­si­bi­le, ma neces­sa­rio. Ripar­tia­mo da questo”.

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Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.