Nazifascismo, Civati-Foti: grave che Istituzioni supportino il RommelTrail

“Lascia alli­bi­ti e indi­gna­ti sco­pri­re che nel 2017 si dedi­chi­no even­ti spor­ti­vi alla figu­ra del feld­ma­re­scial­lo Erwin Rom­mel. La cele­bra­zio­ne del­la sto­ria non può esse­re acri­ti­ca. Il cen­te­na­rio del­la bat­ta­glia di For­cel­la Clau­ta­na, in Friu­li, come tut­ti quel­li lega­ti a even­ti bel­li­ci, dovreb­be ser­vi­re a lan­cia­re un mes­sag­gio di pace e di fra­tel­lan­za tra i popo­li. Dare il nome di una mani­fe­sta­zio­ne cele­bra­ti­va a uno dei più noti coman­dan­ti del­l’e­ser­ci­to nazi­sta è una scel­ta gra­vis­si­ma e che dav­ve­ro non avrem­mo mai pen­sa­to di dover­ci tro­va­re a com­men­ta­re”. Lo dichia­ra­no il depu­ta­to e segre­ta­rio di Pos­si­bi­le, Pip­po Civa­ti, e il com­po­nen­te del Comi­ta­to orga­niz­za­ti­vo nazio­na­le, Fran­ce­sco Foti, in meri­to all’e­ven­to spor­ti­vo per com­me­mo­ra­re l’e­ven­to del­la Gran­de Guerra.

“Per­si­no più gra­ve — aggiun­go­no i due espo­nen­ti di Pos­si­bi­le — è che le isti­tu­zio­ni dia­no il loro patro­ci­nio a una mani­fe­sta­zio­ne che por­ta que­sto nome. Oltre ai Comu­ni di Claut, Tra­mon­ti di Sopra, Tra­mon­ti di Sot­to, Clau­zet­to, Medu­no e Vito d’A­sio, Rom­mel­Trail gode del sup­por­to del­la Pro­te­zio­ne Civi­le e di Turi­smo­F­VG, Agen­zia per il turi­smo del­la Regio­ne Friu­li Vene­zia Giu­lia. Un’o­pe­ra­zio­ne degna di auten­ti­che ‘vol­pi del deser­to’: il deser­to del­la poli­ti­ca e del­la memoria”.

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500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

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Possibile per il Referendum sulla Cannabis

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Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

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I padroni dicono di no a tutto. E per questo scioperiamo.

La stra­te­gia del capi­ta­li­smo è quel­la di ato­miz­za­re le riven­di­ca­zio­ni, met­ter­ci gli uni con­tro gli altri, indi­vi­dua­re un nemi­co invi­si­bi­le su cui svia­re l’attenzione, sosti­tui­re la lot­ta col­let­ti­va con tan­te lot­te indi­vi­dua­li che, pro­prio per que­sto, sono più debo­li e più faci­li da met­te­re a tacere.
Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.