Nella grande distribuzione la trasparenza è una caratteristica solo di noi dipendenti

Dobbiamo anche subire il silenzio delle organizzazioni sindacali confederali di settore, il silenzio della politica, il silenzio dei media e non solo durante questa pandemia, il silenzio sulla grande distribuzione è una grandissima conquista di una tra le lobby più forti nel nostro paese e allora giunti allo stremo sfruttiamo questa occasione per chiedervi di aiutarci a rompere questo silenzio che ci condanna da anni alla trasparenza.

Abbia­mo lavo­ra­to duran­te tut­te le fasi del­la pri­ma onda­ta del con­ta­gio da Coro­na­vi­rus, abbia­mo visto gli assal­ti, abbia­mo visto i padro­ni vie­tar­ci le masche­ri­ne e i guan­ti per evi­ta­re il pani­co tra i clien­ti, abbia­mo visto pro­to­col­li e DPCM pas­sar­ci sul­la testa e appli­ca­ti nei pun­ti ven­di­ta sen­za che nes­su­no ci chie­des­se nul­la, sen­za che nes­su­no si pre­oc­cu­pas­se di noi, del­le nostre pau­re, del­le nostre richie­ste, del­le nostre per­so­ne! Sia­mo sta­ti tran­quil­li per un po’ e per assur­do duran­te il pic­co del­la cur­va dei con­ta­gi.

Gli ingres­si con­tin­gen­ta­ti, il divie­to di spo­sta­men­to tra comu­ni, le restri­zio­ni per i nuclei fami­lia­ri, in defi­ni­ti­va la ridot­tis­si­ma affluen­za all’in­ter­no dei pun­ti ven­di­ta garan­ti­va sia i lavo­ra­to­ri che i padro­ni e nes­su­no è rima­sto sen­za vive­ri in casa. Abbia­mo visto le spe­se on line cre­sce­re in manie­ra ver­ti­gi­no­sa e crea­re dri­ve throu­gh in una nottata.

Abbia­mo vis­su­to e lavo­ra­to anche duran­te la fase del­le ria­per­tu­re ed è pro­prio duran­te que­sta fase che le orga­niz­za­zio­ni dato­ria­li han­no eser­ci­ta­to evi­den­ti pres­sio­ni sul­la poli­ti­ca e ne sia­mo con­vin­ti per­ché appa­re dav­ve­ro incre­di­bi­le che non esi­sta un pro­to­col­lo ad hoc per la gran­de distri­bu­zio­ne, ci appa­re incre­di­bi­le che il gover­no abbia inclu­so tut­to den­tro allo zibal­do­ne del com­mer­cio al det­ta­glio, è incre­di­bi­le che deb­ba­no vale­re le stes­se rego­le per il pic­co­lo eser­cen­te e per la gran­de distri­bu­zio­ne anche in que­sto caso. L’ul­ti­mo DPCM dice, ad esem­pio, che ogni eser­ci­zio deve espor­re il nume­ro mas­si­mo di per­so­ne che può con­te­ne­re con­tem­po­ra­nea­men­te ed è assur­do vede­re fuo­ri dai nostri nego­zi espo­sti car­tel­li che ripor­ta­no nume­ri nel­l’or­di­ne del­le cen­ti­na­ia di per­so­ne. Addio con­tin­gen­ta­men­ti quin­di e liber­tà di assem­bra­men­to all’in­ter­no dei nego­zi e attor­no ai lavo­ra­to­ri spe­cial­men­te duran­te i fine set­ti­ma­na visto che mol­te regio­ni han­no chiu­so i cen­tri com­mer­cia­li. Non c’è mol­ta dif­fe­ren­za, ve lo assi­cu­ria­mo, fra un tre­no regio­na­le in arri­vo in una gran­de sta­zio­ne nel­l’o­ra di pun­ta e un gran­de super­mer­ca­to al saba­to pome­rig­gio: il con­ta­gio cor­re insie­me alla nostra paura.

Sia­mo sta­ti equi­pa­ra­ti ai ser­vi­zi essen­zia­li ma non sal­via­mo vite uma­ne, abbia­mo rice­vu­to una gra­ti­fi­ca di cen­to euro per i full time e modu­la­ti a cin­quan­ta per i part time ma solo se si era lavo­ra­to per alme­no il ses­san­ta per cen­to del­le ore nei mesi di mar­zo e apri­le, una bef­fa più che altro.

Ma tut­to que­sto non ci basta, dob­bia­mo anche subi­re il silen­zio del­le orga­niz­za­zio­ni sin­da­ca­li con­fe­de­ra­li di set­to­re, il silen­zio del­la poli­ti­ca, il silen­zio dei media e non solo duran­te que­sta pan­de­mia, il silen­zio sul­la gran­de distri­bu­zio­ne è una gran­dis­si­ma con­qui­sta di una tra le lob­by più for­ti nel nostro pae­se e allo­ra giun­ti allo stre­mo sfrut­tia­mo que­sta occa­sio­ne per chie­der­vi di aiu­tar­ci a rom­pe­re que­sto silen­zio che ci con­dan­na da anni alla trasparenza.

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