Facciamo nostro l’appello firmato nelle ultime ore da sedici associazioni ambientaliste e chiediamo al Governo di fare un netto passo indietro sul disegno di legge di riforma della legge quadro sulle aree protette.
Il testo, approvato al Senato e approdato alla Camera, ieri in Commissione Ambiente non ha recepito le ragionevoli richieste di modifiche arrivate grazie ai rilievi delle associazioni ambientaliste. Il quadro della governance è preoccupante perché non vengono garantite le capacità specialistiche per direttori e amministratori dei parchi (che necessitano della massima tutela e della massima eccellenza) e che devono essere scelti in base alle competenze. Anche per ciò che attiene la fauna sono gravissime le nuove linee guida contenute nel testo che consentirebbero l’accesso per la caccia all’interno dei Parchi e a ridosso delle zone protette.
Presenteremo degli ordini del giorno e quando il testo approderà in aula daremo battaglia per modificarlo. La legge 394/91 non ha bisogno di condoni (perché questo sembra si voglia ottenere con le modifiche contenute nel ddl). C’è invece bisogno di una corretta applicazione di un testo che non va stravolto per l’interesse di pochi.
Beatrice Brignone
Giuseppe Civati