Niger, Civati-Maestri: «che fine hanno fatto 200 milioni per il Fondo Africa?»

Il ministero degli Esteri, Angelino Alfano, e la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, devono chiarire se intendono proseguire in Niger con la politica di esternalizzazione dei confini che già nel caso della Libia ha comportato, e sta comportando, il sacrificio dei diritti umani di richiedenti asilo e di persone vulnerabili

La mis­sio­ne in Niger del­l’I­ta­lia sta assu­men­do toni grot­te­schi. Se non si trat­tas­se di una que­stio­ne di gran­de rilie­vo, sem­bre­reb­be qual­co­sa di comi­co. Il gover­no nige­ri­no ha fat­to sape­re di non vole­re mili­ta­ri ita­lia­ni sul ter­ri­to­rio, ma in con­cre­to non è anco­ra chia­ra la natu­ra del­l’ac­cor­do sti­pu­la­to lo scor­so set­tem­bre. A giu­di­ca­re dal­l’e­vo­lu­zio­ne degli even­ti l’in­te­sa era abba­stan­za nebu­lo­sa, avva­lo­ran­do la nostra tesi di un’i­ni­zia­ti­va scri­te­ria­ta. In mez­zo a que­sta scar­sa chia­rez­za fini­sce anche il Fon­do per l’A­fri­ca: come sono sta­ti impie­ga­ti i 200 milio­ni annun­cia­ti in pom­pa magna?”. Lo dichia­ra­no i depu­ta­ti uscen­ti di Pos­si­bi­le, Pip­po Civa­ti e Andrea Mae­stri, can­di­da­ti di Libe­ri e Ugua­li alle ulti­me ele­zio­ni, annun­cian­do un’in­ter­ro­ga­zio­ne parlamentare.

“Il mini­ste­ro degli Este­ri, Ange­li­no Alfa­no, e la mini­stra del­la Dife­sa, Rober­ta Pinot­ti, devo­no chia­ri­re — aggiun­go­no i due espo­nen­ti di Pos­si­bi­le — se inten­do­no pro­se­gui­re in Niger con la poli­ti­ca di ester­na­liz­za­zio­ne dei con­fi­ni che già nel caso del­la Libia ha com­por­ta­to, e sta com­por­tan­do, il sacri­fi­cio dei dirit­ti uma­ni di richie­den­ti asi­lo e di per­so­ne vul­ne­ra­bi­li. La fine del­la legi­sla­tu­ra e il qua­dro poli­ti­co incer­to non pos­so­no far pas­sa­re in secon­do pia­no que­stio­ni poli­ti­che di pri­ma­ria importanza”.

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