L’intossicazione da “abuso di acqua” (permetteteci il virgolettato) in circostanza normali è un evento estremamente raro, in quanto esiste una precisa regolazione idrica nel nostro organismo.
Tuttavia, l’ingestione eccessiva di acqua può verificarsi nelle seguenti condizioni¹: reidratazione eccessiva senza reintroduzione di sali dopo esercizio fisico intenso; polidipsia psicogena; torture o situazioni di coercizione e abuso (frequente nelle carceri o in storie di abuso su minori); iponatremia in presenza di elevati livelli di ormone antidiuretico (descritte in questo caso come “occasionali/aneddotiche”)².
Da un punto di vista epidemiologico sono molto rare e spesso correlate ad un contesto di intossicazione alcolica.
L’ultima survey sull’alcool (giugno 2024)³ della WHO, basata sui dati 2019, stima, in tutto il mondo, circa 2, 6 milioni di morti correlate al consumo di alcol. Circa 400 milioni di persone, il 7% della popolazione globale sopra i 15 anni, convive con una storia di abuso di alcol. Di questi, 209 milioni di persone (il 3,7% della popolazione adulta mondiale) soffre di una dipendenza da alcol.
La fascia di età compresa tra i 20 e i 39 anni è particolarmente colpita da questa dipendenza; si stima che la proporzione maggiore di morti da attribuire a cause legate al consumo di alcol in questa fascia di età sia la più alta, circa il 13%.
La WHO nota anche un cambio di tendenza dal 2010 al 2019 con una riduzione di circa il 20% di morti attribuibili al consumo di alcol, correlandolo alle politiche dei singoli governi. Tuttavia, ammette che, in molti casi, l’ingerenza dell’“industria dell’alcol” non permette che queste politiche, volte alla salvaguardia della vita e della salute delle persone, vengano messe in atto.
Nel caso del nostro paese, l’ingerenza arriva addirittura dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che, criticando la proposta della Commissione Europea di introdurre avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche, ha oggi pronunciato parole secondo noi gravissime e, come sempre in questi casi, prive di fondamento scientifico. Citare un singolo articolo, travisandone i contenuti e non correlandolo ai dati epidemiologici, non è solo un atto di grave disinformazione. È anche minimizzare e ridicolizzare un grave problema di salute pubblica, la cui importanza sociale deve essere tra le prime azioni dell’agenda politica di un governo che ha a cuore la salute delle sue cittadine e dei suoi cittadini.
Valentina Toto
Possibile Reggio Emilia
1) Water Toxicity Basil V. Peechakara; Mohit Gupta Update: June 26, 2023.
2) Intensive Care Med 1997 Mar;23(3):348–50. doi: 10.1007/s001340050340.
3) https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/alcohol