Ieri un Consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha pubblicamente chiesto al Sindaco di Udine di espellermi dalla maggioranza. Non contento ha invocato le mie dimissioni dal Consiglio comunale e niente meno che la censura nei miei confronti.
Il motivo? La mia adesione al corteo per la Palestina del 14 ottobre a Udine, che partirà alle 17:00 da piazzale della Repubblica.
Ricordo al Consigliere di Fratelli d’Italia che, nonostante il Decreto Legge 1660 (in odore di ventennio) che prevede fino a 20 anni di carcere per chi protesta, resta ancora in vigore l’Articolo 21 della Costituzione antifascista, che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Capisco però che un partito che nel 2024 ha ancora nel simbolo la fiamma che arde sulla tomba di Mussolini possa avere qualche difficoltà con l’antifascismo, il diritto a manifestare e la Costituzione nata dalla Resistenza partigiana.
No al patrocinio. Stop al genocidio.
Andrea Di Lenardo
(Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra — Possibile)