No, redazione della “Verità”, nessuna autista donna è stata assunta in Trentino su richiesta dei Musulmani — #Antivirus

Niente di fondato nella dichiarazione dell’esponente leghista riportata ieri da La Verità, che avrebbe potuto impiegare lo stesso tempo che abbiamo impiegato noi (non più di un quarto d’ora) per verificare la notizia falsa che hanno rilanciato.

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“D’altra par­te, qui l’accoglienza è sta­ta gesti­ta in modo ideo­lo­gi­co. Si pen­si che qual­che mese fa una ragaz­za musul­ma­na pro­te­stò per­ché gli auti­sti dei bus era­no tut­ti uomi­ni. La sto­ria finì sui gior­na­li loca­li e poco dopo il ser­vi­zio di tra­spor­to urba­no ha accon­ten­ta­to quel­le richieste.”

Così Ales­sia Ambro­si, espo­nen­te del­la Lega in Tren­ti­no, inter­vie­ne in un arti­co­lo a pagi­na 2 di La Veri­tà di oggi, 18 otto­bre, che reca come sottotitolo:

“E le musul­ma­ne pre­ten­do­no auti­ste don­ne sugli autobus.”

Pec­ca­to che, come spes­so suc­ce­de, que­sta sto­ria non esista.

Non esi­ste la denun­cia del­la ragaz­za musul­ma­na, di cui non si tro­va trac­cia sul­le edi­zio­ni onli­ne dei quo­ti­dia­ni loca­li. E — soprat­tut­to — non esi­ste alcun atto del­la giun­ta del­la Pro­vin­cia Auto­no­ma di Tren­to in cui si atte­sti l’assunzione di una auti­sta don­na a cau­sa del­la denuncia.

La noti­zia, ripre­sa oggi, risa­le al 23 giu­gno, quan­do appa­re su La Voce del Tren­ti­no e su Vox, noto sito di “con­tro­in­for­ma­zio­ne” del­le galas­sie dell’estrema destra. 

Come ripor­ta La Voce del Tren­ti­no (quo­ti­dia­no loca­le dive­nu­to tri­ste­men­te noto nel­le ulti­me set­ti­ma­ne per aver ripor­ta­to la bufa­la del medi­co che ave­va denun­cia­to un immi­gra­to irre­go­la­re) — la segna­la­zio­ne arri­va­va da un geni­to­re ita­lia­no che, dopo aver chie­sto al con­sor­zio Tren­ti­no Auto­no­leg­gia­to­ri, non rice­ven­do nes­su­na rispo­sta, ave­va deci­so di rivol­ger­si al con­si­glie­re pro­vin­cia­le Clau­dio Cia, elet­to con la lista “Agi­re per il Trentino”.

Il Con­si­glie­re, a quel pun­to, ave­va pre­sen­ta­to un’interrogazione scrit­ta alla Giun­ta del­la Pro­vin­cia Auto­no­ma di Trento.

Que­sta la rispo­sta:

Non cor­ri­spon­de al vero quan­to segna­la­to dal­l’in­ter­ro­gan­te, cir­ca il fat­to che la Pro­vin­cia avreb­be acce­du­to a richie­sta di una fami­glia di uten­te con disa­bi­li­tà, di ave­re a dispo­si­zio­ne un auti­sta don­na in luo­go di un auti­sta uomo. 
Non è data, secon­do i cri­te­ri di ammis­sio­ne al ser­vi­zio sco­la­sti­co e per por­ta­to­ri di dura­bi­li­tà di cui alla deli­be­ra­zio­ne del­la Giun­ta Pro­vin­cia­le n. 1687/2011 e s.m. alcu­na facol­tà di scel­ta cir­ca il vet­to­re, né tan­to­me­no cir­ca l’autista. 
Pre­ci­sa­to poi che l’ac­ces­so al ser­vi­zio è a paga­men­to (tarif­fa fami­glia cal­co­la­ta secon­do i para­me­tri Icef), eccet­tua­ti i casi (con paga­men­to ini­zia­le sem­pre dovu­to, sal­vo rim­bor­so suc­ces­si­vo) di por­ta­to­ri di han­di­cap che uti­liz­zi­no il ser­vi­zio esclu­si­va­men­te per il rag­giun­gi­men­to del­la sede sco­la­sti­ca sen­za ulte­rio­ri ser­vi­zi col­la­te­ra­li di tra­spor­to, quan­to segna­la­to non tro­va con­fer­ma alcu­na nem­me­no pres­so la dit­ta indi­ca­ta.
Resta poi da pre­ci­sa­re che la gran par­te dei cir­ca 1000 ser­vi­zi rivol­ti a por­ta­to­ri di han­di­cap sono effet­tua­ti come ser­vi­zi appo­si­ti in ragio­ne del­la con­di­zio­ne per­so­na­le degli uten­ti stes­si (nel­la gran par­te dei casi per pro­ble­mi di gestio­ne su mez­zi con altri ragaz­zi), uten­te “debo­li”, che sono mag­gior­men­te moni­to­ra­ti su un mez­zo e ser­vi­zio apposito. 

Nul­la di fon­da­to dun­que nel­la inter­ro­ga­zio­ne.

Nul­la di fon­da­to, dun­que, nel­la inter­ro­ga­zio­ne. E nien­te di fon­da­to nel­la dichia­ra­zio­ne dell’esponente leghi­sta ripor­ta­ta ieri da La Veri­tà, che avreb­be potu­to impie­ga­re lo stes­so tem­po che abbia­mo impie­ga­to noi (non più di un quar­to d’ora) per veri­fi­ca­re la noti­zia fal­sa che han­no rilanciato.

Ma, come al soli­to, la pro­pa­gan­da per qual­cu­no con­ta più del­la verità.
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