Non ci fermiamo qui

Dalla collaborazione con Sinistra Italia a quella con Green Italia, passando attraverso i movimenti e le associazioni di cittadinanza attiva. Sempre con un focus sui programmi. Sempre con il giusto slancio alla mobilitazione.

Ieri gli Sta­ti gene­ra­li di Pos­si­bi­le han­no salu­ta­to con favo­re qua­si una­ni­me la col­la­bo­ra­zio­ne par­la­men­ta­re con Sini­stra italiana.

Un pas­sag­gio che per noi con­fer­ma una col­la­bo­ra­zio­ne che non è cer­to ini­zia­ta ora, ma che non si esau­ri­sce in que­sto rap­por­to più stret­to e cooperativo.

Doma­ni sare­mo con Green Ita­lia per lan­cia­re insie­me la nostra cam­pa­gna #pri­ma­del­di­lu­vio, con un rife­ri­men­to alla cam­pa­gna che i Ver­di euro­pei han­no pro­mos­so per il defi­ni­ti­vo supe­ra­men­to del­le fon­ti fossili.

Mer­co­le­dì pros­si­mo si riu­ni­ran­no a Roma i respon­sa­bi­li del­le ses­sio­ni del­la Costi­tuen­te del­le idee, con il comi­ta­to scien­ti­fi­co di Pos­si­bi­le aper­to al con­tri­bu­to dei nostri inter­lo­cu­to­ri: defi­ni­re­mo il nostro per­cor­so pro­get­tua­le offren­do­lo imme­dia­ta­men­te alle altre for­ze poli­ti­che, ai movi­men­ti, alle asso­cia­zio­ni del­la cit­ta­di­nan­za più atti­va, a quel­la socie­tà civi­lis­si­ma che spes­so ha dato pro­va di esse­re all’a­van­guar­dia del­le bat­ta­glie poli­ti­che nel nostro Paese.

Nel frat­tem­po, pro­se­guo­no le nostre cam­pa­gne lai­che, con la ripre­sa del tour per la lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis, tema che fa mol­to ride­re ai ben­pen­san­ti e ai benal­tri­sti ma che vale più del­lo 0,2 per cen­to (non solo dal pun­to di vista eco­no­mi­co, ovvia­men­te) che tan­to pre­oc­cu­pa il gover­no attual­men­te in carica.

All’e­la­bo­ra­zio­ne asso­ce­re­mo come sem­pre la mobi­li­ta­zio­ne: rima­ne­te in con­tat­to con noi e con i nostri 200 comi­ta­ti e se pen­sa­te di fare una cosa appa­ren­te­men­te impos­si­bi­le, ade­ri­te a Pos­si­bi­le. Insie­me si può, come dice­va il gat­to con gli sti­va­li al fra­tel­li­no più pic­co­lo, quan­do vide che l’e­re­di­tà più gran­de anda­va agli altri. Poi funzionò.

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