Una nuova proposta: verso l’assemblea nazionale

Mai come in questi giorni le basi si stanno confrontando, mai come in questi giorni chi partecipa si dimentica dei leader e inizia a parlare di temi, mai come in questi giorni vedo essersi attivate persone che fino ad oggi erano rimaste timidamente in panchina

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Lo so che il male del­la poli­ti­ca è anco­ra trop­po spes­so la distan­za fra clas­se diri­gen­te e base. E lo so che vor­rem­mo ave­re sem­pre il modo di dire la nostra e che vor­rem­mo che il nostro pen­sie­ro fos­se inse­ri­to fra i pun­ti pro­gram­ma­ti­ci del nostro partito.

So cosa vuol dire par­te­ci­pa­zio­ne, so cosa vuol dire esse­re chia­ma­ti a deci­de­re del colo­re del­le pan­chi­ne.

Ecco: quel­la par­te­ci­pa­zio­ne che non vuo­le limi­tar­si ad espri­mer­si sul colo­re del­le pan­chi­ne non può nem­meno sen­tir­si appa­ga­ta nel libe­ro sfo­go sui social

Par­te­ci­pa­re è un’al­tra cosa.

A chi non com­pren­de la pro­po­sta del­la lista uni­ca vor­rei chia­ri­re che è pro­prio con un’u­ni­ca lista che pos­so­no esse­re tute­la­te le mino­ran­ze, cosa che il voto sul­le sin­go­le can­di­da­tu­re non tutelerebbe.

Pur con­vin­ti di que­sto, è data comun­que tota­le liber­tà a chi par­te­ci­pa di poter fare diver­sa­men­te: nes­su­no nega que­sta liber­tà (anche se per­so­nal­men­te la riten­go un suicidio).

Non pos­so non aggiun­ge­re una rifles­sio­ne: mai come in que­sti gior­ni le basi si stan­no con­fron­tan­do, mai come in que­sti gior­ni chi par­te­ci­pa si dimen­ti­ca dei lea­der e ini­zia a par­la­re di temi, mai come in que­sti gior­ni vedo esser­si atti­va­te per­so­ne che fino ad oggi era­no rima­ste timi­da­men­te in pan­chi­na.

Il con­fron­to è nel­le case del popo­lo, in nuo­ve chat, nei dibat­ti­ti: nes­su­na indi­ca­zio­ne dal­l’al­to su chi deb­ba o non deb­ba esse­re scel­to come dele­ga­to per l’as­sem­blea nazionale

Que­sto è lo spi­ri­to con cui Pos­si­bi­le da sem­pre por­ta avan­ti l’i­dea di uni­tà, affin­ché le nostre bat­ta­glie pos­sa­no tro­va­re spa­zi e tem­pi per esse­re por­ta­te avan­ti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.