Per i diritti di tutti i nuovi cittadini

Con Possibile vogliamo dare voce, come abbiamo sempre fatto, a chi non si deve sentire meno importante, meno cittadino, meno persona di fronte alla Repubblica.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]La let­te­ra di Eli­za­beth è invia­ta a Sal­vi­ni ma è rivol­ta a tut­te e tut­ti noi. La que­stio­ne del­lo Ius Soli, gesti­ta male e fini­ta peg­gio nel cor­so del­la pre­ce­den­te legi­sla­tu­ra, si ripro­po­ne alla rove­scia: con il decre­to sicu­rez­za, spa­ri­sce lo Ius per i ‘nuo­vi’ cit­ta­di­ni (che in real­tà per mil­le ragio­ni ita­lia­ni lo sono già) e riman­go­no soli, loro, a dover gesti­re una pra­ti­ca nel­la qua­le i tem­pi si allun­ga­no e la pre­ca­rie­tà del­la pro­pria situa­zio­ne aumen­ta.

Sono mol­ti i casi che ci sono sta­ti segna­la­ti in que­sti gior­ni e di cui dia­mo con­to ne «Il capi­ta­le disu­ma­no». È il momen­to di rea­gi­re: le per­so­ne pena­liz­za­te dal­la discri­mi­na­zio­ne del­l’at­tua­le gover­no riven­di­chi­no il dirit­to a vive­re in un pae­se civi­le, che rispet­ti la loro digni­tà e ren­da sicu­ra la loro situa­zio­ne. Lo dice la Costi­tu­zio­ne. Ita­lia­na più di ogni altra cosa. Lo dico­no le nor­me inter­na­zio­na­li. Lo dice quel sen­so di uma­ni­tà che ci dovreb­be avvi­ci­na­re.

Con Pos­si­bi­le voglia­mo dare voce, come abbia­mo sem­pre fat­to, a chi non si deve sen­ti­re meno impor­tan­te, meno cit­ta­di­no, meno per­so­na di fron­te alla Repub­bli­ca.

Scri­ve­te a andreamaestri@possibile.com e par­tia­mo, insie­me, sen­za distin­zio­ni di sor­ta, se non quel­le impo­ste dal­le odio­se nor­me discri­mi­na­to­rie che il gover­no pre­ce­den­te non ha volu­to supe­ra­re e che l’at­tua­le vuo­le addi­rit­tu­ra rin­for­za­re e peggiorare.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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