Come partito che si batte per i matrimoni egualitari e le adozioni per le coppie gay e per i single, ma i cui parlamentari comunque voterebbero qualsiasi legge seppur parziale che possa almeno un po’ migliorare la vita delle persone e fare qualche passo avanti sulla strada del riconoscimento dei diritti così poco praticata in Italia, abbiamo deciso di non partecipare alla canea in corso sulle unioni civili, e in particolare tra Pd e M5S.
Abbiamo deciso di star fuori da questo pessimo spettacolo poiché un dibattito fra cialtroni per stabilire chi è più cialtrone può anche non finire mai, infatti il suo esito è nella premessa. Ci piacerebbe che i suoi artefici la piantassero, anche se nutriamo poche speranze a riguardo. Che da quattro giorni si discuta di regolamenti parlamentari e di chi ha tradito di più le promesse fatte — per stabilirlo probabilmente non basterà il fotofinish, bisognerà coinvolgere il Cern — è infatti semplicemente incredibile, ed è indicativo di un pensiero dominante di questi anni, quello per cui le cose reali e concrete sono meno importanti dell’effetto che fanno, del rumore di fondo che generano, specialmente perché quel rumore rimbalza tra web e media tradizionali generando così tanta eco da coprire tutto il resto, soprattutto il ragionamento (che infatti avviene dentro le teste, in silenzio, o almeno dovrebbe). Per capirlo basta chiedersi: il casino di questi giorni potrà in qualche modo giovare alla legge, alla sua approvazione, alla sua qualità? È una domanda a cui chiunque è in grado di rispondere facilmente, e in un solo modo: no.
È un criterio questo di concepire la politica, il ruolo del dibattito pubblico e della partecipazione collettiva alle questioni del paese che genera sicuramente alti volumi di traffico e di click, ma che è lontanissimo da ciò che pensiamo, essendo noi così noiosi da avere ancora a cuore il merito delle questioni.
Noi vogliamo batterci per un Paese più giusto per tutti, non abbiamo invece nessun interesse nel partecipare a una discussione il cui solo scopo è fare casino per distogliere l’attenzione e parlare d’altro. Sarebbe bello se tutti facessero lo stesso.