Piena solidarietà alle donne di Baldichieri vittime di violenza omofobica

Il Comitato Asti Possibile segue da vicino la vicenda ed esprime piena solidarietà alle due donne vittime di violenza omofobica nonché alle associazioni LGBTI locali (Nuovi Diritti Cgil e Love is Love Arcigay) che stanno seguendo il caso.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Han­no chie­sto solo di abbas­sa­re la voce. Era lo scor­so 25 Feb­bra­io, di sera. I vici­ni urla­va­no. Da tem­po le due don­ne, una cop­pia civil­men­te uni­ta, era­no ogget­to di scher­no e deri­sio­ne nel pae­se di Bal­di­chie­ri, in pro­vin­cia di Asti. La pri­ma vie­ne aggre­di­ta al vol­to, la moglie accor­sa per difen­der­la, vie­ne anch’essa mal­me­na­ta dai vici­ni. Dopo le bot­te, arri­va­no le minac­ce. Dal­la fami­glia dell’aggressore. Il silen­zio attorno.

Han­no infi­ne scel­to di andar­se­ne. Di lascia­re Bal­di­chie­ri. Di anda­re in una nuo­va casa. Vit­ti­me di vio­len­za omo­fo­bi­ca, del silen­zio degli altri. Han­no per­si­no pau­ra di por­ta­re in giro il cane.

Il Comi­ta­to Asti Pos­si­bi­le segue da vici­no la vicen­da ed espri­me pie­na soli­da­rie­tà alle due don­ne vit­ti­me di vio­len­za omo­fo­bi­ca non­ché alle asso­cia­zio­ni LGBTI loca­li (Nuo­vi Dirit­ti Cgil e Love is Love Arci­gay) che stan­no seguen­do il caso.

Nel­la nostra socie­tà il sen­ti­men­to di odio ed avver­sio­ne ver­so le per­so­ne con­si­de­ra­te “diver­se” per orien­ta­men­to ses­sua­le, iden­ti­tà di gene­re, etnia, cre­do reli­gio­so o altre carat­te­ri­sti­che per­so­na­li, sta assu­men­do pro­por­zio­ni pre­oc­cu­pan­ti.

Tra i respon­sa­bi­li di que­sta situa­zio­ne vi è sicu­ra­men­te la reti­cen­za del­la poli­ti­ca che, non solo pare sot­to­va­lu­ta­re il feno­me­no aven­do affos­sa­to nel­la legi­sla­tu­ra che si è appe­na chiu­sa la leg­ge di con­tra­sto all’omofobia, ma, mol­te vol­te, attra­ver­so il lin­guag­gio, gli atteg­gia­men­ti e l’immobilismo, non per­de occa­sio­ne per fomen­ta­re vio­len­za ed odio.

Emble­ma recen­te di tut­to ciò è sta­to il livel­lo di con­fron­to, discus­sio­ne ed ela­bo­ra­zio­ne pro­gram­ma­ti­ca , svi­lup­pa­to­si nel cor­so del­la cam­pa­gna elet­to­ra­le. Il par­ti­to e la coa­li­zio­ne usci­ti vin­cen­ti dal­la con­sul­ta­zio­ne del 4/03, non solo non han­no dedi­ca­to nem­me­no una paro­la nei loro pro­gram­mi in mate­ria di dirit­ti del­le per­so­ne lesbi­che, gay, bises­sua­li, tran­ses­sua­li e tran­sgen­der ma han­no addi­rit­tu­ra espres­so chia­ri segna­li di avver­sio­ne ver­so le con­qui­ste fat­te negli ulti­mi anni  dal­la comu­ni­tà LGBTI.

Pos­si­bi­le con­fer­ma il pro­prio impe­gno sia nazio­na­le che loca­le nell’affermazione dei dirit­ti del­la comu­ni­tà LGBTI, a par­ti­re dal­lo sfor­zo che met­te­re­mo in cam­po per l’approvazione di una vali­da leg­ge con­tro la vio­len­za omo­fo­bi­ca per arri­va­re al pie­no soste­gno del­le istan­ze pre­sen­ta­te all’amministrazione Rase­ro dal­le varie asso­cia­zio­ni asti­gia­ne locali.

Comi­ta­to Asti Possibile[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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