Playa Punta Canna a Chioggia è uno stabilimento balneare in cui il proprietario ha istituito una vera e propria enclave fascista: simboli, immagini, slogan inneggiano a totalitarismo, regime, violenza, razzismo. Una cosa simile, ostentata e pubblicizzata, non è lecita e rende doveroso l’intervento delle istituzioni, che fino ad oggi forse si erano distratte.
Si violano patentemente, alla luce del sole, la legge Scelba e la legge Mancino, si fa apologia di reato e si inneggia a un regime di ieri che oggi si ripresenta nel sempre più diffuso neofascismo sul web e nelle parate di gruppi e partiti.
Come minimo va revocata la concessione demaniale, come minimo vanno sanzionati penalmente i responsabili attivi e omissivi (chi doveva controllare e non lo ha fatto?) di ciò che accade e continua ad accadere in quel luogo.
Possibile accende l’ennesimo faro e lancia l’ennesima doverosa denuncia con un’interrogazione che depositeremo già domani alla Camera. L’indifferenza generale e la colpevole inerzia delle istituzioni sta lasciando proliferare la mala pianta dell’odio razziale, della violenza fascista e dell’intolleranza. Occorre mobilitarsi.