[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1499928104499{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Mentre procede la pubblicazione delle schede del Manifesto che Possibile mette a disposizione di tutti, da Boccia a Che Guevara, aumentano quotidianamente le iscrizioni ai tavoli che, sabato 15 luglio, lavoreranno a una ulteriore e più precisa definizione delle proposte che andranno a comporre la versione definitiva del Manifesto, coordinati dal Comitato Scientifico di Possibile.
Oltre 200 iscritti a parlare a nove tavoli, tra i quali figurano persone che si sono particolarmente distinte nel proprio campo. Avremo con noi Giulio Marcon, insieme a Luca Pastorino e Carlo Massironi, al tavolo su economia e lavoro. Francesco Vignarca (Rete Disarmo), Gianfranco Schiavone (ASGI), Antonella Inverno (Save the Children) e Giulia Gori (Mediterranean Hope) al tavolo “Da Dublino al Mediterraneo”. Paula Vivanco Baudet (Italiani senza cittadinanza) e Giuseppe Casucci (UIL) a quello sulla cittadinanza e l’immigrazione. Gianfranco Pasquino, Roberto Zaccaria, insieme ad Andrea Pertici, al tavolo sulla democrazia e giustizia. Vittorio Cogliati Dezza e Francesco Luca Basile al tavolo sulla conversione ecologica, mentre Gianluca Felicetti (Lav), Carla Rocchi (Enpa) a quello sul benessere animale. Marco Almagisti, Vincenzo Vita, Giulio Cavalli al tavolo sulla ricerca e la cultura. Francesco Tinarelli (UDS), Francesco Martinelli (Rete degli Studenti), Cristina Contri al tavolo sulla scuola. Elisabetta Ferrari (Agedo) e Christian Leonardo Cristalli (Gruppo Trans Bologna) Alberto Nicolini (Arcigay) e Antonia Spiezia (Collettivo Livia Bianchi) al tavolo sui diritti. E molti, molti altri che non possiamo citare per ragioni di spazio.
Si siederanno ai nostri e vostri tavoli, alla pari, per fare e ricevere proposte, discuterle e metterle nero su bianco. E lo faranno con la autorevolezza che li contraddistingue, perché ogni proposta dovrà essere affiancata dal conto economico e culturale: non promettiamo riforme campate per aria, ma proposte strutturali (non bonus) che fanno tornare i conti del bilancio dello Stato (e non li fanno saltare). Tra misure spot e misure che non hanno fondamento economico, infatti, esiste un passaggio stretto ma percorribile: questa è la nostra sfida per cambiare radicalmente e realmente le cose.
La partecipazione ai tavoli è assolutamente libera, ma è molto gradita — per ragioni organizzative — l’iscrizione, che potete effettuare cliccando qui.
Il Politicamp, però, non si esaurirà nella giornata di sabato. Cominceremo, anzi, venerdì sera, con l’accoglienza alle 18 e, a seguire, un dialogo sull’Europa tra Elly Schlein, Lorenzo Masili e Pier Virgilio Dastoli. La giornata di sabato sarà inframezzata dall’intervento dell’europarlamentare Ana Gomes, che terrà un corso di politica (e governo) portoghese, e sarà chiusa da Giulio Cavalli, che ci regalerà un’anticipazione del suo nuovo spettacolo teatrale.
Domenica mattina, le conclusioni dei lavori, con Nicola Fratoianni e Roberto Speranza e l’invito esteso sia al Brancaccio che ai Santi Apostoli. Infine, le conclusioni di Giuseppe Civati.
Tante cose da fare, ma anche tanti stimoli per il cervello e per il cuore. Perché la campagna è prima culturale che politica.
Ci vediamo domani, venerdì, a Reggio Emilia!
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