Possibile in Calabria: due giorni intensi di politica nazionale e regionale

Dalla questione infrastrutturale, passando per la legalità, fino al diritto alla salute: la due giorni di Possibile in Calabria

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1497269835315{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Andrea Mae­stri, Depu­ta­to di Pos­si­bi­le, Com­po­nen­te del­la Com­mis­sio­ne Giu­sti­zia alla came­ra e mem­bro del Comi­ta­to Nazio­na­le di Garan­zia di Pos­si­bi­le, insie­me a Giu­lio Caval­li, gior­na­li­sta, atto­re tea­tra­le e com­po­nen­te del Comi­ta­to Scien­ti­fi­co di Pos­si­bi­le, sono sta­ti ospi­ti dei Comi­ta­ti cala­bre­si di Pos­si­bi­le nei gior­ni 8 e 9 Giu­gno per affron­ta­re tema­ti­che loca­li ed offri­re il loro sup­por­to nel­la ricer­ca di solu­zio­ni ed impegni.

A Sider­no, la mat­ti­na dell’8 Giu­gno, han­no pre­sen­ta­to, con il Comi­ta­to Costa dei Gel­so­mi­ni, una Inter­ro­ga­zio­ne Par­la­men­ta­re con cui si chie­do­no i moti­vi del­la esclu­sio­ne del Por­to di Gio­ia Tau­ro dal­la “Via del­la Seta” – ope­ra­zio­ne intra­pre­sa dal­la Cina, che inten­de svi­lup­pa­re i flus­si di mer­ci via mare dall’Oriente fino al Nord Euro­pa – e soprat­tut­to, qua­li sia­no i pro­get­ti che riguar­da­no l’importante sca­lo visto che i col­le­ga­men­ti alle fer­ro­vie sono ine­si­sten­ti e l’occupazione ne risen­te drammaticamente.

Gio­ve­dì 8 giu­gno a Ros­sa­no, alle ore 18.00, nei loca­li del­la ex dele­ga­zio­ne Muni­ci­pa­le, il Comi­ta­to Cosen­za Pos­si­bi­le B. Tele­sio, ha tenu­to un incon­tro sul tema “Lega­li­tà e tute­la del­la salu­te”, alla pre­sen­za sia dell’On.le Andrea Mae­stri che di Giu­lio Caval­li. La scel­ta dell’argomento tro­va la sua ragio­ne sia nel­la neces­si­tà di man­te­ne­re viva l’attenzione su un pro­ble­ma che toc­ca la car­ne viva del­le per­so­ne, e tene­va con­to anche di una Inter­ro­ga­zio­ne Par­la­men­ta­re che Pip­po Civa­ti e gli altri depu­ta­ti di Pos­si­bi­le, han­no pre­sen­ta­to lo scor­so novem­bre alla Mini­stra del­la Salute,proprio sul­la situa­zio­ne sani­ta­ria del cosen­ti­no. Nell’attesa, ormai inspe­ra­ta, del­la costru­zio­ne dell’ospedale uni­co del­la Siba­ri­ti­de, l’attenzione è sta­ta rivol­ta alle poli­ti­che scel­le­ra­te che negli ulti­mi anni stan­no affos­san­do la sani­tà pub­bli­ca, a favo­re del­la sani­tà pri­va­ta con­ven­zio­na­ta. Non si giu­sti­fi­ca­no in alcun modo, nel ter­ri­to­rio dell’ASP cosen­ti­na su cui gra­vi­ta­no 155 comu­ni, ben 158 strut­tu­re pri­va­te con­ven­zio­na­te. Non è più tol­le­ra­bi­le che l’ASP di Cosen­za sia l’unica in Cala­bria che non rie­sce a dotar­si dell’Atto Azien­da­le, stru­men­to fon­da­men­ta­le per l’organizzazione e il fun­zio­na­men­to dell’Azienda Sani­ta­ria. I tagli linea­ri alla spe­sa sani­ta­ria e la gestio­ne eco­no­mi­ci­sti­ca del­la stes­sa han­no sacri­fi­ca­to sull’altare del risa­na­men­to dei con­ti la salu­te pub­bli­ca, l’accoglienza e la cura dei mala­ti. In un Pae­se, l’Italia, dove ormai ben 12 milio­ni di per­so­ne rinun­cia­no a curar­si, lo Sta­to non può più per­met­ter­si di dila­pi­da­re il pro­prio patri­mo­nio per sov­ven­zio­na­re chi con e sul­la sani­tà si arric­chi­sce. Ripar­ti­re dall’Articolo 32 del­la nostra Car­ta Costi­tu­zio­na­le, que­sto è sta­to affer­ma­to con for­za, per riaf­fer­ma­re e difen­de­re la sani­tà pub­bli­ca e impe­dir­ne la privatizzazione.

Infi­ne a Cro­to­ne la mat­ti­na del 9 Giu­gno, ospi­ti del Comi­ta­to “Medi­ter­ra­neo Pos­si­bi­le”, han­no inau­gu­ra­to la pri­ma tap­pa del “Tour del­la Curio­si­tà”. Il Tour nasce come cam­pa­gna per pro­muo­ve­re la lot­ta alle mafie attra­ver­so uno degli stru­men­ti più for­ti per com­bat­te­re l’illegalità e le cat­ti­ve abi­tu­di­ni dif­fu­se: il “musco­lo del­la curio­si­tà”. «I bam­bi­ni fini­sco­no per per­der­la, la curio­si­tà, logo­ra­ti dal­le fis­si­tà di visio­ni e dal­la ido­la­tria dei pre­giu­di­zi», dice Giu­lio Caval­li. Pos­si­bi­le inve­ce vuo­le alle­nar­la, per non per­der­la e per far avan­za­re la cono­scen­za. Sia­mo con­vin­ti che ritro­va­re il gusto del­la sco­per­ta è il miglior anti­do­to con­tro i trop­pi spa­zi con­ces­si alle mafie.

L’iniziativa cro­to­ne­se è sta­ta mode­ra­ta da Fil­ly Pol­lin­zi, com­po­nen­te del comi­ta­to nazio­na­le di garan­zia di Pos­si­bi­le, la qua­le ha dato vita ad un par­te­ci­pa­to ed inten­so momen­to di con­fron­to tra cit­ta­di­ni. Han­no por­ta­to un impor­tan­te con­tri­bu­to Bru­no Paler­mo, gior­na­li­sta ed auto­re del Libro “Al Posto Sba­glia­to – Sto­rie di Bam­bi­ni vit­ti­me di mafia” e Fabio Riga­nel­lo, in rap­pre­sen­tan­za del Comi­ta­to civi­co “Veri­tà Demo­cra­zia e Par­te­ci­pa­zio­ne”, con cui “Medi­ter­ra­neo Pos­si­bi­le” col­la­bo­ra, non­ché ammi­ni­stra­to­re del­la Coo­pe­ra­ti­va Socia­le “Ago­rà”.

Comi­ta­ti Pos­si­bi­le del­la Cala­bria[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.