Anche il vaccino è diventato terreno di scontro politico, come ormai capita con qualsiasi argomento: nella canea di questi giorni, con piazze occupate da follie antiscientifiche e cavalcate dalle destre, e leader tipo Salvini e Meloni che si vaccinano di nascosto mentre intanto cercano di arruffianarsi i novax, gli argomenti della ragione, ovvero della scienza, delle informazioni verificate, e anche del banale buon senso, purtroppo risuonano meno forti di quelli più assurdi, screditati, pericolosi, semplicemente falsi. E in cui la politica non c’entra nulla.
Come ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:
La vaccinazione è un dovere morale e civico. La libertà è condizione irrinunciabile ma chi limita oggi la nostra libertà è il virus, non gli strumenti e le regole per sconfiggerlo.
Impeccabile.
Inoltre, un partito politico ha tra i suoi compiti, fissati dalla nostra Costituzione, anche quello di contribuire alla vita democratica del Paese, e la salute pubblica ne è certamente una parte fondamentale, come abbiamo amaramente verificato in questo anno e mezzo di pandemia, chiusure, privazioni, crisi economica, depressione condivisa, e di terribili lutti.
Possibile vuole fare la sua parte, nel modo più semplice e accessibile a chiunque, perché gli argomenti a favore della vaccinazione sono davvero lampanti nella loro evidenza, derivano da dati reali raccolti durante il loro impiego che sono eccezionalmente positivi, e possono risultare utili a ogni cittadino per rispondere alle obiezioni più incredibili che purtroppo si vedono circolare: per questo fa comodo averli a portata di mano, sempre. Per essere dalla parte della ragione — da ratio, la stessa radice di razionalità -, secondo la definizione che riporta la Treccani:
La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme la facoltà che guida a ben giudicare, a discernere cioè il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male.
Vale anche in senso stretto, perché non tutto è discutibile, ci sono questioni in cui c’è una ragione, e c’è un torto: e questo è certamente uno di quei casi.
Ecco quindi dieci facili ragioni per cui fare il vaccino, e anche dieci risposte pronte agli argomenti di chi li contesta:
- Chi si vaccina ha molte, molte meno probabilità di contagiarsi.
- Chi si vaccina, nella remota ipotesi che venga contagiato, ha molte, molte meno probabilità di ammalarsi (e di intasare gli ospedali).
- Chi si vaccina, nella remota ipotesi che venga contagiato, ha molte, molte meno probabilità di contagiare altre persone.
- Chi si vaccina protegge anche chi davvero non può farlo, per oggettive ragioni mediche.
- Chi si vaccina aiuta a tenere aperte tutte le attività (negozi, cinema, teatri, ristoranti, bar, artigiani, e così via).
- Chi si vaccina aiuta a far ripartire le scuole con le lezioni in presenza e non con la Dad.
- Chi si vaccina aiuta a rendere sicuri i luoghi di lavoro e i mezzi di trasporto pubblici.
- Chi si vaccina aiuta a scongiurare nuovi lockdown.
- Chi si vaccina aiuta a convincere le altre persone a fare lo stesso.
- Chi si vaccina contrasta le strumentalizzazioni politiche di chi fa l’occhiolino ai novax.