Come preannunciato nella seduta della Camera del 26 ottobre scorso, i deputati di Possibile hanno scritto al Prefetto di Ferrara per comunicare la disponibilità ad accogliere una madre col suo bambino tra i richiedenti asilo respinti a Gorino. Di seguito la lettera integrale che abbiamo inviato al Prefetto:
Egregio Prefetto, la violenta protesta scoppiata tra la cittadinanza a Gorino, a fine ottobre, per l’arrivo in paese di 20 profughi, 12 donne delle quali una incinta e 8 bambini, da ospitare nell’ostello del paese, ha lasciato me e i compagni del mio partito, Possibile, basiti e addolorati. Mai mi sarei immaginato che la mia bella, democratica e accogliente regione avrebbe reagito in maniera così xenofoba ed egoista. Sono perfettamente consapevole dei disagi e delle tante difficoltà che i cittadini italiani stanno vivendo ormai da diversi anni, messe ulteriormente a dura prova dai disastri provocati dai terremoti che, a partire da quello del 2012 in Emilia per arrivare a quelli che ancora oggi nell’Italia centrale, continuano a seminare vittime e a distruggere il tessuto sociale ed economico del nostro Paese, ma credo profondamente che la compassione non dovrebbe avere confini, né colore né nazionalità. Tutti coloro i quali hanno un ruolo di maggiore visibilità nella nostra società dovrebbero essere d’insegnamento con il loro esempio ed essere da stimolo affinché l’accoglienza e la solidarietà non siano solo parole astratte.
Questo è uno dei motivi per cui, in qualità di deputato, le dichiaro la disponibilità del mio partito Possibile ad accogliere una delle madri profughe con i suoi bambini, in un appartamento che prenderemo in locazione, nel luogo che ci verrà indicato più idoneo. Le sarei grato se vorrà rispondere a questa lettera e, nel caso, incontrarmi.